Perché Sanremo è Sanremo…purtroppo

(Chiambretti rivolto agli ospiti illustri di Mietta) Eccoli i Neri per caso. Ovviamente, tutti per Obama.

(Chiambretti rivolto a Mietta) Lei ha interpretato La piovra 8 ma se mi dà cinque minuti, la piovra la faccio io!

(Andrea Oswart, interrogata da Baudo su un suo colpo di testa) Una volta, ho tirato al muro un computer (che spreco di potenziale! 🙂 )

Siete stati coerenti dall’inizio alla fine. Tutto a cappella.

Meno male che, almeno, ci sono Mietta e Maz Gazzè

Questo potrebbe essere lo slogan di Sanremo 2008. Ci troviamo, infatti, di fronte a gag trite e ritrite, con Chiambretti come unica ciambella di salvataggio.

Stasera è la volta dei duetti cantante in gara – ospite illustre…e la formula si sta già rivelando un boomerang. Un caso per tutti? Cammariere che, supportato dalla magica voce di Gal Costa e dall’eccezionale tromba di Fabrizio Bosso…riesce comunque a deludere.

Per la serie “canzoni inutili”, ecco a voi il brano di Tricarico. Volete sapere qual’è stato il suo ospite a sorpresa? Il mago Forrest!!! Se tanto mi dà tanto…

Ad un certo punto, però, è proprio il caso di dirlo…la musica è cambiata.

Appare sul palco un genio che, con dolcezza ed umiltà non comuni, esegue Il volo del calabrone di Sergei Rachmaninoff e Rimski Korsakov e poi, senza battere ciglio, parla in inglese meglio di Chiambretti che si spertica in trucchetti tristini, giocando sul fatto che il protagonista del momento più alto del Festival…ha nove anni!!!

Si chiama Marc Yu ed è favoloso! Cosa chiedereste ad un interprete di talento così elevato, se aveste la fortuna di poterlo intervistare? Ebbene…Chiambretti gli ha offerto un Chupa-Chups (prontamente ritirato e rimesso in tasca pochi istanti dopo. Ridicolo) e lui, senza batter ciglio, ha chiesto: “A che gusto è?”. Risposta: “Fragola”. Il piccolo, geniale, artista ha replicato, come il Woody Allen migliore: “No, grazie. Se fosse stato al gusto d’uva, avrei gradito”.

Anche a Sanremo, la Cina rappresenta la nemesi dell’occidente.

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