Il 13 maggio Claudio Santamaria è stato ospite del liceo scientifico romano Primo Levi, nell’ambito della rassegna Aspettando la festa, voluta dalla Fondazione Cinema per Roma, e curata da Alice nella città in collaborazione con il Comune di Roma e il mensile Ciak. La manifestazione è volta a portare attraverso il coinvolgimento di attori e registi il cinema a diretto contatto con i studenti dei licei romani.
Il popolare e bravo attore romano come suo “film italiano del cuore” ha portato Roma di Federico Fellini del 1972. Un ritratto crudele e visionario, a blocchi di sequenze pressoché autonome con alla base un’ispirazione autobiografica sulla Roma fascista degli anni ’30 vista attraverso i ricordi di Moraldo-Fellini e su quella degli anni ’70. Specchio del rapporto tenero e disgustato del regista con Roma città-donna, quello di Fellini è un documentario fantastico dove tutto diventa spettacolo, festa, carosello anche se attraversato da segni e immagini di morte.
L’attore romano, per definire il film di Fellini, ha usato un linguaggio artistico, paragonando Roma ad un affresco nell’affresco, un‘opera di arte contemporanea. In particolare la scena delle motociclette gli ha ricordato un quadro futurista: in effetti cosa è il cinema se non immagini in movimento?
Stimolato dalla domanda di uno studente, Santamaria ha narrato come avrebbe strutturato una nuova scena da aggiungere al film: “Partendo dalla scena finale, quella delle motociclette, riprenderei una Roma trafficata nel quale si muove il protagonista alla ricerca impossibile di una casa, o due rumeni che vogliono affittare un appartamento e che trovano sempre tutte le porte chiuse” e ha colto l’occasione per fare un parallelo tra “Fellini, regista onirico che lavora sul sogno e David Lynch che si occupa invece dell’incubo, una specie di Fellini malato”.
Santamaria si è soffermato a parlare della situazione del cinema italiano, evidenziando il fatto, che in Francia esiste una legge per cui ogni film francese ha diritto a rimanere per un tempo minimo prestabilito nelle sale e per quanto riguarda i film stranieri, ognuno di essi deve pagare una sorta di “pedaggio” che va poi in favore delle produzioni nazionali.
A chiusura dell’incontro un consiglio ai ragazzi per i film da vedere. Il divo di Paolo Sorrentino, Il resto della notte di Francesco Munzi e, ovviamente, Gomorra di Matteo Garrone.
Ospiti dei precedenti incontri sono stati Jodie Foster, Sergio Castellitto, Giovanni Veronesi e Luisa Ranieri. I prossimi incontri vedranno coinvolti Claudia Gerini, Alessandro Gassman e Pierfrancesco Favino.
[…] Fonte Miriam Comito […]
Beh che dire ringrazio Eleonora e Stefania delle belle parole che hanno scritto. Sono contenta di aver raggiunto il mio scopo che era semplicemente quello di trasmettere al lettore la sensazione di aver partecipato alla manifestazione.
Vorrei avere una fan come Eleonora! 😉
Chiedo scusa a Miriam di essermi spiegata male a causa della stanchezza, So che lei era presente alla manifestazione; col dire che dà l’idea di aver preso parte, intendevo che chiunque legga il suo post può avere l’impressione di vedere quasi un ricordo dell’evento come se ci avesse partecipato.
Ciao a tutti nuovamente Eleonora
Trovo molto interessante la recensione di Miriam. Mi piace il suo modo di descrivere e soprattutto di rendere quasi con immagini ciò che racconta, dando l’idea di aver preso parte alla manifestazione, che mi ha toccato molto nel profondo per il riferimento al film Roma di Federico Fellini, che adoro.
Auguro a Miriam Comito, di continuare per questa strada e, se questo è il suo sogno, di realizzarlo concretamente, un mio complimento và anche a Claudio Santamaria per la citazione del film e a tutti coloro che portano la cultura e il cinema vicino ai giovani.
Alla Prossima, con tanti auguri Eleonora…..spero di leggere presto dei nuovi articoli da te editi.
Grazie a te, Stefania. Continua leggerci! 🙂
Un saluto
Da lettrice fedele eccomi qui a commentare dopo aver letto!!
complimenti anche per questo articolo e grazie per avermi fatto rivivere in parte quella giornata,anche se non ero lì presente !
al prossimo articolo 🙂
un bacio