Che la Francia non ci ami era oramai assodato. A dimostrarcelo di nuovo (se ce ne fosse stato ulteriore bisogno) arrivano i verdetti di questa 61esima edizione del Festival di Cannes. Presentando in concorso due film di sicuro spessore come Gomorra e Il Divo, dure opere omaggiate da praticamente tutta la critica di tutto il mondo, ci si poteva e doveva aspettare che il riconoscimento maggiore andasse ad uno dei due film. E invece la giuria presieduta da Sean Penn è stata quanto mai salomonica, in quanto ha riconosciuto al film di Garrone il Gran Premio della Giuria e a quello di Sorrentino il Premio della Giuria.

Ma alla fine la Palma d’Oro è andata altrove, anzi… è rimasta in Francia. Ad aggiudicarsela è stato Entre les murs del francese Laurent Cantet. Mentre la Miglior Regia è andata al turco Nuri Bilge Ceylan, che ha diretto Le tre scimmie.

Ma il più deluso può di certo ritenersi proprio il nostro Toni Servillo che, in gara per entrambi i film italiani, si è visto scippare il riconoscimento come Miglior Attore da un Benicio Del Toro, interprete di un Che Guevara giudicato da molte parti come “monocorde”.
Miglior Attrice è invece risultata Sandra Corveloni per la parte in Linha de passe di Walter Salles.

Da segnalare infine il Premio per la Sceneggiatura ai fratelli Dardenne (autori de Il silenzio di Lorna) e il Premio Miglior Opera Prima a Hunger di Steve McQueen. Catherine Deneuve e Clint Eastwood hanno inoltre ricevuto il Premio alla Carriera.

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