La sera dell’otto Giugno, presso l’Auditorium Conciliazione di Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione della IV edizione del Golden Graal. La manifestazione, che andrà in onda in differita su Rai 1, in seconda serata, il 28 giugno, è stata presentata da Ettore Bassi e Eleonora Daniele.
Il Golden Graal è un evento particolare, che nasce con il fine di valorizzare da un lato, le risorse del cinema e del teatro (in particolare le giovani leve che si stanno guadagnando uno spazio sempre più rilevante nel panorama artistico di questi ultimi anni) e dall’altra coloro che fruiscono del teatro e del cinema, aspirando a farne parte, ossia gli allievi delle migliori scuole di recitazione italiane, da cui la giuria è composta. Una lodevole iniziativa che deve la sua realizzazione, in primo luogo, alla sinergia stabilita tra il produttore del Golden Graal, Paolo Monaci, e i direttori artistici Marco Spagnoli e Pina Traini, ma anche, per quanto riguarda l’edizione di quest’anno, alla collaborazione con il Forum Nazionale dei Giovani.
Fondamentale per dare risonanza all’evento è stata la presenza, in qualità di Presidente del Comitato Onorario, di Giorgio Albertazzi, che ha dato lustro e spessore alla manifestazione.
I riconoscimenti sono andati:
per la categoria Cinema Commedia
Migliore Attore Elio Germano per Mio fratello è figlio unico,
Migliore Attrice Alba Caterina Rohrwacher per Mio fratello è figlio unico
Miglior Regista Daniele Luchetti per Mio fratello è figlio unico.
Per la categoria Cinema Drammatico:
Migliore Attore Pierfrancesco Favino per Saturno contro,
Migliore Attrice Valeria Golino per La ragazza del lago,
Migliore Regista Andrea Molajoli per La ragazza del lago.
Per la categoria Teatro Commedia:
Migliore Attore Neri Marcorè per Un certo signor G
Miglior Attrice Isabella Ferrari per Due partite,
Migliore Regista Cristina Comencini per Due partite.
Per la categoria Teatro Drammatico:
Migliore Attore Ivan Castiglione per Gomorra,
Miglior Attrice Lorenza Indovina per Una storia d’amore,
Migliore Regista Alessandro Gassman per La parola ai giurati.
Per la categoria Migliore Colonna Sonora:
Riccardo Eberspacher – Neffa per Saturno Contro.
Per la categoria Astro Nascente Cinema:
Isabella Ragonese e Flavio Parenti
Per la categoria Astro Nascente Teatro:
Elisabetta Cianchini e Gianluca Gobbi
Per la categoria Migliore Attrice Italiano all’Estero:
Chiara Mastalli
L’edizione di quest’anno del Golden Graal è stata dedicata a Anna Magnani e, in occasione del centenario della sua nascita, è stato assegnato un premio speciale in suo onore, vinto ex equo da Alba Caterina Rohrwacher e Isabella Ragonese.
Un riconoscimento alla carriera è stato consegnato a Carlo Giuffrè, per la sua gioventù di spirito, che sulla soglia degli ottanta anni, il prossimo anno lo riporterà in scena con la commedia di Eduardo, Il sindaco del rione Sanità.
Il premio speciale Sergio Citti è andato a Matteo Garrone per Gomorra, da sottolineare che ha voluto consegnare questo premio Massimo Ranieri, “ lo scugnizzo” il quale ha elogiato le doti di Citti, proprio per saper rendere nei suoi film quel mondo, quella condizione sociale in cui Ranieri è cresciuto.
Il Golden Graal non è solo un premio simbolico, ma anche concreto: tutti i premiati hanno ricevuto una borsa di studio di 1000 euro.
Importanti sono state le dichiarazioni del regista Daniele Luchetti: “Mi piacerebbe che il cinema diventasse materia di insegnamento nelle scuole e non solo per ricordare eventi storico – sociali del passato, ma anche per aiutare a fare luce sulla realtà attuale”.
Sia a Elio Germano che a Pierfrancesco Favino è stato chiesto: “Qual è il film in cui hai trovato più difficoltà o ti sei dovuto impegnare di più?”. Germano ha risposto: “Girare un film è sempre un misto di impegno, soddisfazioni e gioco”. Aggiungendo: “Se devo nominarne uno di film, voglio nominare quello meno visto: Nessuna qualità agli eroi”.
Favino ha risposto in questo modo: “Quando si legge un copione di un film è difficile capire se girarlo sarà difficile o meno. Saturno contro un film difficile? Certamente non perché ho impersonato un omosessuale.”
Valeria Golino, quando le è stato domandato: “Qual è il segreto della sua intensità sullo schermo”, ha risposto: “Non ho un segreto, posso dire che rivedendo La ragazza del lago per la prima volta non ho rimuginato sulla mia recitazione.”
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