Dal 13 al 19 giugno si è svolto al cinema Intrastevere di Roma il 16° Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini. Durante il festival è stato presentato il corto Action di Giorgio Caputo, un corto che narra le vicende di un set cinematografico in modo ironico e sagace.
Abbiamo incontrato e intervistato il giovane regista napoletano, ormai romano di adozione

Ciao Giorgio, ci vuoi raccontare come è nata in te la passione per la recitazione?
E’ una passione nata in modo relativamente casuale, fin da piccolo scrivevo soggetti e racconti. Grazie a un mio amico Simone Mangoni, uno di questi soggetti è finito nelle mani di Pino Quartullo ed è diventato un corto: Crepa (1997) per la regia dello stesso Mangoni. In seguito ho iniziato a lavorare come attore sia di fiction (Una donna per amico, Distretto di polizia III), che di cinema (Naja di a. Longoni e L’amore probabilmente di G. Bertolucci). Per arrivare fino ai più recenti Rino Gaetano e Sfiorarsi del 2007.

Come sei arrivato alla regia?
Partecipando alle sceneggiature di corti poi fatti da altri, mi è venuta la voglia di vedere realizzate le cose che scrivevo io da solo. Solitamente nelle sceneggiature non vengono inclusi i movimenti della macchina da presa, i dettagli delle inquadrature etc. Io invece li ho inseriti, per me la stesura della sceneggiatura deve andare di pari passo con la regia.

Quali sono i tuoi attori preferiti?
Innanzitutto Gian Maria Volontè, poi Alberto Sordi – qui a Roma siamo tutti un po’ figli di Albertone -, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassmann. Arrivando ai miei coetanei, viene spontaneo di citare gli amici! Quindi dico Max Mazzotta, Paolo Briguglia, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria.

E per quanto riguarda i registi, a chi vanno le tue preferenze?
Tarantino, Kubrick, Scorsese, Sergio Leone

Come nasce l’idea di Action?
Come dicevamo prima, nasce da un esigenza: quella di realizzare direttamente una mia sceneggiatura. Mi piaceva l’idea di rappresentare qualcosa che andasse oltre la fiction, una “metafiction”: raffigurare il mondo del cinema, come una caricatura può disegnare una persona, con i suoi lati cinici, ma anche poetici.

Giorgio, parlaci dei tuoi progetti per il futuro.
Continuerò ovviamente il mio lavoro di attore, ma anche a cimentarmi come regista di corti.

Durante il Romafictionfest, verrà presentato il promo della serie tv Romanzo criminale (in cui Giorgio ha interpretato il ruolo di “Ricotta”), che andrà in onda su Sky in autunno.

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