La Festa del Cinema di Roma cambia nome e “linea”. La nuova gestione Rondi fa sentire i suoi primi effetti: la “festa” diventa un “festival” (per la precisione Festival Internazionale del Film di Roma), seguendo così la tendenza degli altri grandi festival europei, e cambia nome e struttura delle sue sezioni. Ci sarà una Selezione Ufficiale, che unirà le vecchie sezioni Premiere e Concorso, seppure Rondi assicura che red carpet e star internazionali non mancheranno: “Ci saranno sempre divi, red carpet e mondanità, tutte cose che aiutano il cinema. Abbiamo unito le sezioni per semplificare e dare la possibilità al pubblico e ai critici di votare gli stessi film”.
Inoltre, il numero dei film sarà ridotto a una ventina, seppure non più dispersi in tante sezioni. La sezione Extra diverrà L’Altro Cinema e seguirà il trend di nuove tendenze e nuove tecnologie, con tanto di lezioni di cinema e visioni alternative. Rimarrà intatta invece la fortunata sezione per bambini, Alice nella Città. Viene poi introdotto un Premio della Critica, votato da una giuria internazionale di 7 membri. Gli omaggi della nuova edizione saranno diretti a Dino Risi e Nino Manfredi e ci sarà una mostra dedicata a David Cronenberg.
Rondi si è poi soffermato sull’indirizzo che ha voluto dare al festival e sulla oramai vecchia polemica con Venezia: “Come diceva il mio amico René Clair – ha dichiarato Rondi – è facile fare film che piacciano al pubblico o film che piacciano alla critica. Il difficile è fare un cinema che ottenga il gradimento di entrambi e questo è il mio intento: fare un festival che si occupi di spettacolo cinematografico”. Per cui: “Nessuna concorrenza con Venezia. Non lo farei mai alla mia adorata Mostra: lì si ricerca l’arte del film, da noi invece il cinema come spettacolo”. Un’ultima precisazione sulla supposta maggior presenza di film italiani: “I direttori delle varie sezioni sceglieranno autonomanente. Certo, sarei molto felice di vedere tanti film italiani”.
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