Una somiglianza impressionante ma in meglio, un talento originale, una vita da poeta maledetto, una carriera lunghissima…nonostante l’età. Dopo il compianto Heath Ledger, un altro giovane grande ci ha lasciati…”proprio sul più bello”.

Guillaume Depardieu, figlio ribelle e maledetto (nel senso poetico del termine) del grandissimo Gérard, è morto due giorni fa, stroncato da una polmonite fulminante. Moderno Caravaggio, perse una gamba a causa di in un virus contratto nell’ospedale dove si trovava ricoverato, nel 2003, per un incidente in moto. Epilogo tragico di un periodo caratterizzato da sofferenze inaudite.

Ecco la spiegazione di quel bastone e di quell’andatura claudicante che caratterizzano le sue recenti interpretazioni: il clochard di Versailles ed il dolce, sensibilissimo, alcolista di Stella, piccolo gioiello di Sylvie Verheyde, proiettato a Venezia 65 nelle Giornate degli Autori e distribuito prossimamente in Italia dalla Sacher Film di Nanni Moretti.

Guillaume Depardieu debuttò a soli tre anni, con Il difetto di essere moglie, accanto a suo padre ed a Marlene Jobert.  Una decina d’anni più tardi, sua compagna di lavoro e di vita sarebbe divenuta l’eroina, nonostante la quale ci regalò una bella interpretazione in Tutte le mattine del mondo di Corneau e conquistò il Cesar come miglior promessa maschile per Les Apprentis, nel quale divise la scena con il bravissimo François Cluzet.

2008: anno della scomparsa prematura dei nuovi grandi.

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3Comments

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  1. 1
    Massimo Frezza

    Ottimo, l’avermi ricordato River Phoenix. Era in un angolo della mia mente ma non è emerso in fase di scrittura. Del figlio di Paul Newman, non sapevo. Grazie per i bei commenti-contributo.

  2. 2
    Gio'

    Che riposi in pace…ha sofferto una vita intera x colpa di un incidente in moto,ha provato sulla sua pelle che i soldi e il successo non sempre sono sinonimo di felicità,è davvero molto triste dover leggere che un attore così talentuoso,giovane e carino sia morto in modo così assurdo,certo è sempre triste quando muore qualcuno,soprattutto se è così giovane,ma di Guillaume è stata triste anche la vita,davvero un destino crudele il suo…e mi dispiace tantissimo…Con River Phoenix e Heath Ledger ora c’è un altro angelo in cielo…

  3. 3
    ironica

    Ho letto da qualche parte ieri la definizione di “giovane attore sfortunato”. Io direi più “disgraziato”. Era nato in un ambiente senza dubbio privilegiato, sebbene mi pare di avere capito che il padre non fosse quanto di più auspicabile per un figlio.
    Ha avuto tutte le occasioni possibili ma non le ha sapute cogliere. Certo, ha pagato a carissimo prezzo la sua debolezza, ma qui la sfortuna non c’entra.
    Mi viene in mente che anche altri figli di altri grandi hanno avuto esistenze tormentate e morti premature (il figlio di Paul Newman, di Marlon Brando). Forse non è un caso.

    Una prece.

    P.S. Era bellissimo.

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