Con la cerimonia di premiazione, svoltasi nell’allegra arena di Casacalenda, si è concluso MoliseCinema 2009.
Le tre sezioni premiate sono state: Paesi in corto, Percorsi e Frontiere.
Qui sotto, il comunicato stampa con tutti i vincitori.
Ad aggiudicarsi il premio come miglior film documentario è stato Cimap di Giovanni Piperno, per la sua capacità “di permettersi uno sguardo libero e laico sulla realtà”. La giuria ha poi attribuito le menzioni speciali ad Armando e la politique di Chiara Malta e a Miss little China di Riccardo Cremona e Vincenzo De Cecco. Per quanto riguarda i documentari brevi di Frontiere, il premio ex aequo è andato a Home di Matt Faust, per la capacità di raccontare “un sentimento di perdita molto attuale a pochi mesi dal terremoto in Abruzzo”, e al poetico Steel Home di Eva Weber. La giuria ha inoltre segnalato Doppelganger di Oscar De Julian, cortometraggio di confine tra fiction e documentario.
MoliseCinema ha poi riservato un ampio spazio ai cortometraggi, come dimostrano le sezioni Paesi in corto: concorso internazionale – premio Carlo Montuori e Percorsi: concorso corti italiani. Per quanto riguarda il primo, sono stati premiati ex aequo 6 minuti e mezzo a Tel Aviv di Mirey Brantz (nota del caporedattore: davvero intenso e ben girato. Gli auguro ogni fortuna) e Tulum di Dalibor Matanic, con una menzione speciale per Skhizen di Jeremy Clapin; il miglior corto di Percorsi è risultato essere, invece, Macchie di sole, opera prima di Stella Di Tocco. A Esperandote di Clara Salgano e a L’arbitro di Paolo Zucca la menzione speciale.
Si chiude così MoliseCinema, l’ormai tradizionale appuntamento con il grande cinema, nei piccoli paesi. Quest’anno, il festival ha rafforzato il carattere internazionale della sua selezione, come dimostrano gli oltre 800 cortometraggi giunti a Casacalenda da più di 54 Paesi. Ma, al di là, delle cifre, MoliseCinema 2009 ha raggiunto un altro importante obiettivo: la riapertura del Nuovo Cinema Roma di Casacalenda, testimoniata dal cortometraggio Appuntamento al Roma girato da Gianfranco Pannone.
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