Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perche’ ho lavorato 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il pianeta cosparso di sangue.
Fernanda Pivano
La scomparsa della grandissima Fernanda Pivano, amica di De Andrè ed americanista tra le più importanti (forse, la più importante) che l’Italia abbia mai avuto, viene celebrata oggi, alle 17.00, alla Casa del Cinema di Roma, con un incontro moderato da Italo Moscati.
Per ricordarla, verranno proiettate due pellicole:
– Generazioni d’amore. Le quattro americhe di Fernanda Pivano di Ottavio Rosati
– Fernanda Pivano. A Farewell to Beat di Luca Facchini
Per darvi un’idea dell’importanza dell’evento, cito direttamente dal sito ufficiale:
Quando negli anni ’50 Fernanda Pivano si reca per la prima volta negli Stati Uniti è una giovane studiosa innamorata dell’America di quegli anni e desiderosa di incontrare dal vivo, sul campo, i maestri di una narrativa che in Italia si era appena cominciato a conoscere, grazie a Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Immediatamente scopre un mondo, di sogni, ideali, valori, che non si stancherà più di celebrare: dal pacifismo di Norman Mailer, maestro riconosciuto della narrativa americana, amato e contemporaneamente odiato dalla beat generation degli anni sessanta, che a lui e al suo antiimperialismo si rifece, all’esempio di inesausta sete di nuovo e di autenticità del mito vivente Ernest Hemingway.
Dai guru della beat generation Ginsberg, Kerouac, Corso, Ferlinghetti, uomini che in nome di un’idea di ritorno all’essenzialità dell’Uomo, in contrasto con i pregiudizi del consumismo capitalistico, hanno vissuto e scritto senza distinguere fra arte e vita, a Don DeLillo e ai minimalisti. Un nuovo viaggio americano, insomma, fra le contraddizioni e le speranze segrete di quel grande, osannato e temuto paese che è, da sempre, l’America.
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