Voci dal Basso VOCI DAL BASSO
di Girolamo Agnello

Lo spettacolo è un testo che prende origine dalla ricerca scientifica per arrivare alla drammaturgia e, come spesso accade,  la parabola e la metafora diventano più efficaci di un trattato scientifico.

Uomo-donna: esplicito-implicita, azione-emozione. Un luogo comune certamente. Ma, come cita l’autore , “il luogo comune odora di verità quanto l’eccezionale di inganno”.

All’origine  i genitali, accompagnati dalla mente e la musica in un perfetto connubio metaforico pur mantenendo la loro anatomia e specificità. Ragione e istinto. A dirlo sono le “Voci dal basso”: voci non filtrate, primordiali ma profonde che spiegano come binomi così opposti diventino naturalmente inscindibili. Il dicibile e l’indicibile, come nella psicoanalisi, ma in un luogo, tempo e spazio che non ricorda il lettino dello psicanalista.

La storia è di sempre: un incontro tra un uomo e una donna, l’attrazione, l’amore, la crisi e una gravidanza. Una storia recitata a quattro voci con due attori in scena, Mirella Martinelli e Alberto Hoiss , due le voci assegnate a ognuno di loro (mente e genitali), e la presenza di due musicisti ad intervallare il dialogo con altrettanta forza comunicatrice, la chitarra (vagina?) di Valentina D’Accardi e il (fallico) bandoneon di Javier Salnisky .

Il testo, nato da decenni di conoscenza del femminile attraverso medicina, sessuologia e psicoterapia (il regista-sceneggiatore è un medico-sessuologo-psicoterapeuta) vuole essere appunto un dialogo tra maschile e femminile denudato da inutili accessori e sovrastrutture socio/politiche.
Ogni opera nasce dall’esigenza dell’autore di comunicare in qualche forma se stesso. Il solo obiettivo è scoprire quando, questa prepotente necessità, tocca le corde negli altri. A questo punto  bisogna renderla pubblica e la sfida con se stesso ha inizio.

Le musiche originali sono il risultato della sintesi artistica dell’autore e dei musicisti. Affidati al maestro Marco Betta, compositore di fama internazionale,  i momenti emotivi più salienti per chiudere l’ordito armonico tra scienze, psiche e arte.

Teatro allo Scalo – Via dei Reti, 36  Roma

24 novembre / 6 dicembre 2009

Da martedì a sabato: ore 21. Domenica: ore 18.

Tel.06 83602262

You May Also Like

More From Author

+ There are no comments

Add yours