Si è concluso il Roma Independent Film Festival con l’assegnazione dei RIFF Awards 2010. Il Festival, che si è svolto a Roma al Nuovo Cinema Aquila, nel quartiere Pigneto, dall’8 al 16 aprile, ha visto l’affermazione del film britannico Fish Tank, della regista Andrea Arnold, protagonista la giovane Katie Jarvis e i già noti Michael Fassbender e Kierston Wareing. Un dramma urbano, che si avvale di una robusta scrittura, di una regia incisiva e di interpretazioni grintose: insomma, un film che sembra uscito dalla premiata scuola di Ken Loach.

Tra i circa 150 film in concorso – tra lungometraggi, cortometraggi e documentari – provenienti da oltre 40 Paesi, altri premi sono andati alle opere Uerra di Paolo Sassanelli (miglior corto italiano ex aequo con Come si deve di Davide Mannella), un delizioso ritratto della sonnolenta provincia pugliese nell’immediato dopoguerra, con il bravissimo Dino Abbrescia; Disco & Atomic War, di Jaak Kilmi e Kiur Aarma (premio New Vision 2010), arguto docu-film estone; 18 anni dopo, di e con Edoardo Leo (menzione speciale come opera prima italiana).

Miglior documentario straniero è stato invece decretato On the road to Nahr Al Bared, di Sebastian Talavera, da una Spagna che è stata protagonista anche dell’evento Cine Español En Ruta, in collaborazione con l’Istituto Cervantes di Roma e l’Ambasciata di Spagna: pur se non premiato, va segnalato in questo ambito il film La Vergüenza, di David Planell, candidato per ben 3 premi ai prossimi Goya con la storia di un tormentato percorso di adozione di un bambino peruviano da parte di una coppia spagnola agiata e progressista.

Come sempre al RIFF, ricca e piena di sorprese la sezione Documentari: Via Volontè n° 9, di Lorenzo Scurati, è stato premiato come miglior documetario italiano e in effetti la scelta della giuria è parsa molto azzeccata: si tratta di un piccolo caso visto che ne sono protagonisti gli occupanti di uno stabile romano – una loro rappresentanza è intervenuta anche alla closing night del festival – le cui storie di persone del tutto normali costrette ad una scelta abitativa fuori dell’ordinario emergono grazie alla partecipazione dell’attore Rolando Ravello e del musicista Alessandro Mannarino.

Degno di nota anche Tutti giù per aria, sulla vertenza dei lavoratori Alitalia, con contributi di Ascanio Celestini, Dario Fo, Marco Travaglio.

In conclusione, aspettando di celebrare il suo decimo compleanno, l’edizione appena conclusa di un Festival sempre in grado di presentare opere di notevole interesse e freschezza ha visto la presenza di una ampia gamma di cineasti, produttori, attori, giornalisti (in tutto oltre 800 accreditati) e di un numeroso pubblico di appassionati (migliaia di spettatori negli otto giorni di programmazione).

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