Una cella in due

Una cella in due è la storia dell’avvocato Romolo Giovagnoli (Enzo Salvi) che gestisce affari milionari in maniera molto poco lecita e vive in una bella villa con piscina, insieme alla figlia ed alla moglie. Quando quest’ultima scopre che il marito la tradisce con una giovane e bellissima amante,  decide di vendicarsi denunciando le attività illecite del marito e i suoi conti bancari all’estero.

Così l’avvocato finisce in carcere e si trova ad avere come compagno di cella Angelo Zingoni (Maurizio Battista) che è stato colto sul fatto durante una maldestra rapina in tabaccheria. Un eterno precario che vive di lavori saltuari e malpagati, da sempre innamorato di Monica, (Serena Bonanno) la sua migliore amica.

I “due in cella”, dopo l’iniziale diffidenza, diventeranno, a poco a poco, amici anche per sostenersi a vicenda nella difficile convivenza con il terzo compagno di cella, Manolo (Massimo Ceccherini) uno psicopatico di pochissime parole e sempre con gli occhi sgranati.

Salvi è fin troppo collaudato ed in equilibrio tra gag, battute e una comicità tutta costruita sulle situazioni.

Maurizio Battista, alla sua seconda esperienza cinematografica dopo Il figlio più piccolo di Pupi Avati, dimostra di stare a suo agio davanti alla macchina da presa anche quando accenna ad un tono più malinconico nelle scene con Serena Bonanno, la quale padroneggia bene il gioco di sguardi che ci rivela il sentimento tra Monica ed Angelo.

Brave anche Simona Borioni, la temperamentale moglie di Romolo e Jane Alexander, l’affascinante Pamela, segretaria enigmatica ed imperturbabile sino al finale. Massimo Ceccherini, relegato in un ruolo quasi privo di battute, tutto espressioni facciali, ruggiti e grugniti, risulta come sempre decisamente sopra le righe.

Simpaticissimo l’avvocato (Giovanni Ferreri), caduto in disgrazia che dispensa improbabili consigli legali in carcere.

Una cella in due, pieno di gag alla Salvi (ha firmato anche la sceneggiatura con Luca Biglione) è, a suo modo, divertente e mai volgare. Come recita, infatti, l’esplicativo sottotitolo in locandina, si tratta di un film d’evasione, certamente non pretenzioso, come hanno confermato, in conferenza stampa, il regista ed il cast: “Non è sicuramente Via col vento ma è un film sincero, fatto con il cuore”, girato con l’intenzione di far passare un’ora e mezza di risate senza impegno ad un pubblico di tutte le età.

Opera prima di Nicola Barnaba che ha già diretto moltissime seconde unità di fiction televisive, siamo di fronte ad una commedia leggera che prova ad ispirarsi un pò ai cinepanettoni, un pò alla tradizione della commedia all’italiana che affrontava personaggi reali e temi di attualità ma, alla fine, il risultato è più un semplice buddy movie, quel genere di film dove tutto ruota intorno all’ improbabile amicizia ed alle disavventure della strana coppia, rappresentata, in questo caso, da Salvi e Battista.

Coppia che, tra l’altro, rivedremo presto in un nuovo film, di cui inizieranno a breve le riprese in Abruzzo, dal titolo Niente paura è solo un fantasma, horror comedy scritta, di nuovo da Salvi e Biglione, per la regia di Marco Limberti.

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