Hai Paura del Buio di Massimo Coppola (regista ma anche ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi) è un film sicuramente interessante: Eva (Alexandra Pirici) vive in Romania a Bucarest, ha vent’anni, è carina, dolce, ed orgogliosa come un’ eroina della nouvelle vague, molto diversa dall’idea che generalmente si ha delle immigrate rumene. Lavora in fabbrica, ma presto perderà il posto perché a causa della crisi, aumentata in Romania dopo l’adesione alla comunità europea, non le rinnoveranno il contratto.
A quel punto, sola e disoccupata, decide che è arrivato il momento di partire e la destinazione scelta sarà Melfi, sperduto paese del Sud Italia.
Appena arrivata in Italia, Eva troverà ospitalità da Anna (Erica Fontana), una sua coetanea operaia alla FIAT, unico grande insediamento industriale della zona.
Da subito Eva decide di seguire un gruppo di donne sconosciute, poi dal gruppo ne sceglie due, infine una sola e ne diventerà l’ombra, ne conoscerà alla perfezione abitudini, occupazioni e stile di vita, e soltanto dopo una struggente e drammatica scena madre si capirà il perché di questa ossessione e soprattutto perché dalla Romania è arrivata proprio a Melfi.
L’incontro tra Eva ed Anna, l’altro lato della storia, lascia emergere un dolore, una solitudine, una sofferenza e una triste sensazione di sconfitta che affliggono sia l’una che l’altra e che sono la base per poter raccontare ciò che le circonda. Eva ed Anna, alla fine, sono vicinissime e forse libere, solo che Eva ha già compiuto il suo percorso invece quello di Anna, che nel frattempo ha smesso di lavorare in fabbrica, è solo all’inizio.
Hai Paura Del Buio vuole raccontare la storia di due illusioni, due realtà parallele e complementari, unite dal pensiero “Globale” e quindi non molto dissimili, nonostante la distanza geografica: la piana di Melfi nell’entroterra meridionale italiano e Bucarest l’ultima metropoli al confine est nella nuova Europa.
E’ un film d’autore, certamente un tentativo di cinema politico anche per il modo in cui è stato girato e montato: rapidi passaggi, lunghi piani sequenza, tanti primi piani e sullo sfondo il complesso industriale di Melfi e i campi a voler rimarcare la profonda cicatrice più che mai aperta tra la civiltà contadina e quella post-industriale.
Conoscendo molto bene la luce e una certa atmosfera della città di Bucarest per aver realizzato un lungo fotoreportage poco prima che la Romania aderisse alla comunità europea, posso dire che la scelta di riprendere gli ambienti dell’intero film prevalentemente con la luce naturale aggiunge al film un tocco di forte realismo rivelando luce e atmosfera estremamente fedeli alla realtà.
Pregevole è anche la coerenza cromatica tra le scene girate in Romania e quelle girate a Melfi, dal punto di vista espressivo sottolinea le similitudini tra le due realtà e tra le due protagoniste.
Brave Alexandra Pirici, attrice, performer e coreografa del Centro Nazionale di Danza Contemporanea di Bucarest che nel 2007 ha partecipato al film di Francis Ford Coppola Un’altra Giovinezza, ed Erica Fontana al suo esordio cinematografico.
+ There are no comments
Add yours