Possiamo “sciallare” anche noi: il cinema italiano è ancora in grado di regalarci qualche sorpresa, che prende la forma stavolta di una commedia generazionale senza inutili fronzoli, senza inutili morali, senza appesantimenti ma allo stesso tempo senza la faciloneria e la volgarità che hanno eretto un muro tra i blockbuster trash e i film di qualità della Penisola. Francesco Bruni, al debutto come regista dopo una brillante carriera come sceneggiatore, ci racconta la storia di Bruno, professore indolente e impotente, scrittore ma di biografie di altri per necessità, che vede la propria vita sconvolta da Luca, quindicenne che si rivela essere non un banale ragazzino che da lui prende ripetizioni, ma suo figlio.

Luca trascorrerà un periodo della sua vita a casa di Bruno senza sapere che è suo padre, e i mondi dei due collideranno cambiando profondamente entrambi. Luca, con il suo romanesco colorito ma realistico, la sua passione per l’hip hop e la sua educazione messa in discussione dalle tentazioni da scavezzacollo, cambieranno soprattutto la vita del padre, che prima scorreva tra ripetizioni e dettati per la biografia di una pornostar in pensione.

La leggerezza del film è costellata da momenti di ironia mai banale e da trovate comiche che lo rendono piacevolissimo, ma a colpire è soprattutto la delicatezza con la quale il messaggio arriva allo spettatore, che non si sente mai indottrinato. Fabrizio Bentivoglio, nei panni del cinquantenne disilluso e depressoide, raggiunge vette di bravura che gli regalano un ruolo da premio.

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La sua trasformazione in guida paterna è convincente, così come lo è il racconto sul mondo degli adolescenti, per una volta verosimile, anzi veritiero, né drammatizzato né peggio ancora estremizzato. In definitiva, Scialla! è una ventata d’aria fresca che difficilmente potrà lasciare indifferente il pubblico di qualsiasi età.

Thanks to Movielicious! ;-D

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