E’ la moda del momento a Hollywood rilanciare celebri saghe aggiungendo a queste altri capitoli, ma con protagonisti differenti. Lo abbiamo visto di recente con The Amazing Spider-Man e lo vedremo dal 14 settembre con il nuovo franchise di Bourne. Dopo aver seguito le gesta del personaggio che ha fatto la fortun di Matt Damon nei tre film che lo hanno visto protagonista, adesso l’eredità è passata nelle mani di un altro agente, Aaron Cross, interpretato da Jeremy Renner.

Lanciatissimo in questi ultimi mesi in cui è stato protagonista di due delle pellicole con gli incassi più alti della passata stagione (Mission Impossible: Protocollo fantasma e The Avengers) Renner è diretto da Tony Gilroy, già sceneggiatore dei primi tre film, che questa volta è passato dietro la macchina da presa per espandere l’universo di Bourne e raccontare nuove storie, volti e spie immischiate in azioni che avranno conseguenze dirette su ciò che è stato mostrato nei capitoli precedenti.

“È un momento molto interessante per l’industria cinematografica” – ha spiegato Tony Gilroy – “in parte anche grazie a queste serie di grande successo. Per noi era arrivato il momento di porsi la domanda su come continuare una saga, e abbiamo scelto di fare riferimento alla trilogia di Bourne partendo però da un’idea: E se finora avessimo visto solo una piccola parte, mentre in realtà c’è molto altro da mostrare?”.

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Jeremy Renner e Tony Gilroy hanno presentato il film a Roma. Con loro c’era anche il villain Edward Norton (che ha saltato la sessione fotografica per arrivare direttamente in conferenza stampa), che in The Bourne Legacy interpreta il colonnello Ric Byer, direttore del National Research Assay Group (NRAG), l’agenzia segreta che controlla Outcome, un programma di spionaggio. Ecco che cosa ci hanno raccontato.

“Ci dispiace che non abbiate ancora avuto modo di vedere tutto il nostro film, (ai giornalisti infatti sono state mostrate solo alcune scene di The Bourne Legacy n.d.r.), ma lo abbiamo appena finito di montare. Che cosa mi aspetto da The Bourne Legacy? Mi aspetto molte cose perché nel film c’è molta energia, ci sono le numerose location in cui abbiamo girato, tante scene d’azione e questi sono elementi che i fan hanno apprezzato già nella trilogia con Damon. Ma ci sarà anche qualcosa di diverso, una più ampia prospettiva nella narrazione, sia a livello di ambienti, sia a livello di azione. E poi i problemi dei personaggi che sono sono sì analoghi a quelli dei film precedenti, ma anche molto differenti, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Aaron”.

Jeremy Renner: “C’è molto più di quei venticinque minuti! Quando vedrete il film nella sua interezza vi troverete di fronte a due fantastiche ore di cinema. Con Edward ci siamo trovati a lavorare insieme alla stessa scena un solo giorno sul set, ma abbiamo potuto confrontarci sul film e sui personaggi che interpretiamo”.

Edward Norton: “Ci tengo a dire che sono sempre stato un fan sia di Tony che di Jeremy. Credo che volta che si viene a contatto con un franchise così lungo viene da chiedersi il motivo per cui debba andare avanti. Ma Tony ha trovato nuove motivazioni, nuovi interessi: conosceva talmente bene quel mondo e aveva un’idea precisa su dove andare a parare. Mi ha impressionato il modo in cui ha usato questa storia per immergersi in aspetti che riguardano i punti più profondi della coscienza, come la morale e il dover scendere a compromessi. Qui vengono tirati in ballo gli ideali e la pellicola toccando temi simili riesce a dare alla storia una nuova dimensione. Per me è stata un’esperienza assolutamente interessante”.

The Bourne Legacy, del cui cast fanno parte anche Rachel Weisz, Albert Finney e Joan Allen, uscirà nelle sale italiane il prossimo 14 settembre.

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