Nel 1998, dopo dieci anni abbondanti di lavorazione, Jean-Luc Godard portò a termine il suo tormentato e mastodontico progetto Histoire(s) du Cinéma, con il quale la Settima Arte, con esempi accuratamente selezionati seconda un’ottica squisitamente personale e polemica, veniva messa in relazione con il profilo storico del Novecento e con la situazione politica internazionale di ciascun decennio.

Quasi quindici anni più tardi, il critico e documentarista irlandese Mark Cousins cesella, con intenti diametralmente opposti al cineasta francese, l’odissea didattica di The Story of Film – An Odissey, un compendio in 900 minuti netti di quanto riversato su pellicola (e successivamente, come illustrato nel capitolo 14, in formato digitale) dagli ultimi anni del diciannovesimo secolo ai giorni nostri, partendo, dopo una breve introduzione, dai pionieristici esperimenti di Louis Le Prince, antesignano dei Fratelli Lumiere e autentico padre della cinematografia, fino ad approdare alla perfezione formale del moderno film d’autore, con Aleksandr Sokurov, Christopher Nolan e Michel Gondry a fare da chiudipista.

Il percorso di Cousins, pur concedendosi alcune digressioni tematiche, ingloba virtualmente di tutto, dalla preistoria del mezzo agli albori del cinema narrativo (episodio 1), dalla nascita dello star system hollywoodiano al sorgere delle avanguardie internazionali (i cosiddetti ribelli degli episodi 2 e 3), passando per lo sviluppo dei generi classici come il noir, l’horror o la commedia sofisticata in contrapposizione con l’integrità della produzione europea (episodio 4).

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Con la fase agitata e prolificissima del dopoguerra (episodio 5), si sviluppano un cinema terzomondista influenzato dai colossi statunitensi (episodio 6) e, soprattutto, le “nuove onde” provenienti dal mondo occidentale (episodio 7) e successivamente dall’Est Europa o dall’Asia (episodio 8); si giunge quindi al Nuovo Cinema Americano (episodio 9), quando il Vecchio Continente, quasi ricambiando il favore, fece capire all’America la centralità dell’Autore sull’industria, e alla concezione di oggetto filmico come specchio dell’attualità (episodio 10), come traino e occasione di rinnovamento per la cultura popolare (episodio 11) o come forma di protesta nei confronti del sistema precostituito (episodio 12); l’ultimo terzetto di capitoli riflette invece sulla metamorfosi tecnologica della fine del ventesimo secolo, con gli ultimi giorni di predominio della celluloide (episodio 13), sui primi, timidi passi compiuti dal mezzo digitale (episodio 14) e, infine, sull’evoluzione e sulla rigenerazione del linguaggio cinematografico dell’ultima decade (episodio 15).

Per chi avrà la fortuna di trovarsi a Roma questa domenica e potesse contare su una giornata di ferie o di riposo, il Teatro Ambra alla Garbatella offre l’occasione unica di affrontare l’enciclopedia di Mark Cousins tutta d’un fiato, rinunciando alla faticosa cadenza settimanale dei mesi scorsi e avvicinandosi al concetto di un vero e proprio corso intensivo di 15 ore nette, dalle 10 del mattino all’1 di notte!

Insomma, vista anche l’imminenza dell’Irish Film Festa 2012 alla Casa del Cinema di Roma – non dimentichiamo che Mark Cousins è nativo dell’Ulster – si tratta di un’occasione decisamente da non perdere per rinfrescare, arricchire o rivoluzionare il proprio bagaglio cinefilo.

Biglietti ed Informazioni:

Intero: 15 € (più eventuale prevendita)
Ridotto: 10 € (più eventuale prevendita)*

* previa esibizione di un valido titolo di riconoscimento: under 26, over 65, disabili (accompagnatori omaggio), possessori Feltrinelli Carta Più e Multipiù, Bibliocard, Coin Card, Circuito Cinema Card, Aquamadre Hammam, PalaExpo, Emergency, Softlab)

Agli spettatori che parteciperanno alla Maratona, il Teatro Ambra alla Garbatella consegnerà un coupon promozionale che consentirà l’acquisto del cofanetto DVD di “The Story of Film” con il 20% di sconto.

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