Percy Jackson Sea of Monsters_Logan Lerman ed Alexandra DaddarioIn Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il mare dei mostri, dopo aver recuperato i fulmini di Zeus ed aver salvato l’Olimpo, Percy Jackson (Loga Lerman), figlio di Poseidone è tornato al campo di addestramento dei mezzosangue con i suoi amici, il satiro custode Grover (Brandon T. Jackson) e Annabeth, figlia di Athena (Alexandra Daddario). Nonostante il successo eclatante Percy sopporta con difficoltà l’assenza del ritrovato padre ed i dubbi sulle sue reali capacità lo attanagliano, istigati dall’antagonistica figlia di Ares Clarisse (Leven Rambin).

Quando il perfido Luke (Jake Abel), miracolosamente sopravvissuto allo scontro con Percy nel primo capitolo, riappare per portare il caos con un piano diabolico l’eroico trio di giovani dovrà imbarcarsi in una nuova, epica impresa per fermare la resurrezione di un temibile nemico…e per fare la conoscenza del fratellastro ciclope di Percy!

Il secondo episodio delle avventure di Percy Jackson, tratte dall’omonima serie di libri per young adults ispirati chiaramente ad Harry Potter, si riavvicina (ma non troppo) agli eventi originali della saga rispetto al primo film distanziandosi contemporaneamente dalle atmosfere gradualmente sempre più cupe in favore di una trama family friendly, in cui la morte definitiva on screen è bandita, anche per le irriducibili nemesi ed i personaggi secondari.

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Mentre si fanno più vaghi i riferimenti sottotestuali all’Odissea, sostituiti da gag da action movie/commedia (probabilmente la migliore è la comparsata divertita e deliziosamente autoironica di Nathan Fillion, attore cult di Firefly/Serenity e Castle) e concept moderni o modernisti (la diversità e la sua accettazione in primis, la distanza tra genitori e figli, et cetera), tipici della nuova narrativa giovanile, che, oltre lo strato superficiale, cerca di rappresentare,  con odierne metafore, la difficoltà del passaggio all’età adulta.

L’originalità non la fa, ovviamente, da padrona in questo prodotto confezionato, almeno concettualmente, come un tv movie dal budget non molto elevato: si è perso il conto di quante volte il temibile Chronos sia riuscito a sfuggire al Tartaro (dal manga Saint Seyia G, all’osannato videogame God of War, al difficilmente apprezzabile La furia dei titani) sebbene qui il Padre dei Titani non appaia tanto una creatura inquietante, malinconica o dannata quanto un giocattoloso mostro da fine livello, sin troppo fragile rispetto alle costruite aspettative.

Altra nota dolente rispetto alla versione cartacea: le numerose sequenze “taglia e cuci” che si ripercuotono cronologicamente nel film, attraverso scene che, visibilmente, sono incollate le une alle altre, eliminate e sovrapposte, lasciando lo spettatore con la sensazione che qualcosa manchi, che abbia sbattuto troppe volte le palpebre perdendo, lungo la strada, qualche rilevante riferimento precedente, qualche subdolo indizio sull’esito finale della storia.

Nonostante ciò, questo secondo episodio della saga di Percy Jackson rimane un film per famiglie. Godibile, leggero, senza conseguenze e dolorosi postumi: le scene di azione sono continue e la trama non possiede punti morti.

Un film per tutti, orgoglioso di esserlo.

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