Con il fiato sospeso di Costanza Quatriglio“Lavoriamo nella bolla, viviamo nella bolla, respiriamo nella bolla.

Ci hanno detto che potevano essere solo coincidenze.

Se uno deve svenire, sviene.

Noi non ci chiedevamo niente. Quelli sono i tuoi professori. Non è che uno mette in discussione quello che ti dicono.

Chi può dire cosa fa male e cosa no. E poi…è la quantità che fa il veleno”

Alla fine del 2008, ho saputo che era stata chiusa la facoltà di farmacia di Catania. Trentasei persone si erano ammalate, molte di cancro, per l’insalubrità degli ambienti. Ho scoperto che, cinque anni prima, Emanuele, un ricercatore morto di tumore ai polmoni, aveva lasciato un memoriale in cui aveva annotato le condizioni dei laboratori, a partire dal malfunzionamento delle cappe aspiranti.

Costanza Quatriglio

Per la giornata di chiusura di Da Venezia a Roma, è stato proiettato Con il fiato sospeso di Costanza Quatriglio, al cinema Alcazar di Trastevere. Presentato come Proiezione Speciale Fuori Concorso a Venezia 70, si tratta di una visione imperdibile. In 35 minuti, gli spettatori vengono intensamente ed ineluttabilmente catapultati nell’universo di Stella che studia Farmacia all’Università e dedica ogni sua stilla di energia al gruppo di ricerca in cui viene inserita per preparare la sua tesi di laurea. Stella ed Anna (Anna Balestrieri), il suo alter ego narrativo che ha rinunciato alla vita in quei laboratori per dedicarsi alla musica, sono le due facce della stessa medaglia: studiare Farmacia a Catania, per Emanuele ed alcuni suoi colleghi…è stato fatale.

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Ispirato al diario di Emanuele, brillante ricercatore di Farmacia dell’Università di Catania, morto di tumore al polmone nel dicembre 2003, cinque anni prima che i laboratori di chimica venissero chiusi per inquinamento ambientale, Con il fiato sospeso della talentosa documentarista Costanza Quatriglio è un necessario pugno diretto alla bocca dello stomaco. Tutto girato ed interpretato al femminile, se si eccettua la voce off del bravo Michele Riondino che interpreta Emanuele, il film ci restituisce lo sguardo adamantino di una regista e di un’interprete (un’Alba Rohrwacher in stato di grazia) in perfetta sintonia nel narrarci uno degli eventi di cronaca recente meno noti e più terrificanti avvenuti in Sicilia negli ultimi anni ed è proprio la regista e produttrice (nonostante i brillanti risultati ottenuti in passato, è stato difficilissimo, se non impossibile, reperire i fondi per realizzare quest’opera.

Alla fine, è stata prodotta da Costanza Quatriglio, con Jolefilm e la collaborazione di Ines Vasiljevic, in associazione con Istituto Luce Cinecittà che ne ha curato anche la distribuzione): “Ho capito che questa storia aveva una drammaturgia potente che andava raccontata non come un documentario ma in un film. Il dramma di questi universitari che passano dalla fiducia incondizionata nei professori, dalla gioia per la scoperta del loro talento, alla disillusione più totale, è lo stesso dei giovani ricercatori costretti a rifugiarsi all’estero”.

Con il fiato sospeso prosegue il suo viaggio attraverso la penisola, con date ed appuntamenti che troverete sia sul sito ufficiale che sulla relativa pagina Facebook.

Non possiamo che augurargli immensa fortuna ed un grandissimo IN BOCCA AL LUPO!

[Il processo, iniziato nel 2008, dovrebbe arrivare a sentenza di primo grado a dicembre. Se le accuse di “inquinamento e gestione di discarica non autorizzata” nel suolo sottostante il laboratorio di chimica verranno accertate, i responsabili saranno ritenuti colpevoli della morte degli studenti coinvolti]

Costanza Quatriglio ed Alba Rohrwacher
La regista e la protagonista principale di Con il fiato sospeso: Costanza Quatriglio ed Alba Rohrwacher

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