Da molti anni, ormai, Roma non è più definita dal proprio centro quanto, piuttosto dalla propria intensa, contradditoria e sanguinante (nel bene e nel male) immensa periferia. Prova inoppugnabile di ciò è il grandissimo exploit veneziano del Sacro GRA di Gianfranco Rosi.
Ecco perché il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, giunto alla sua sesta edizione ed ospitato dal Nuovo Cinema Aquila, merita la vostra presenza. Eccone la descrizione dettagliata dal sito ufficiale.
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Si aprirà giovedì 3 ottobre al Nuovo Cinema Aquila (Via L’Aquila, 68 – Roma) il Visioni Fuori Raccordo Film Festival, il festival cinematografico – giunto quest’anno alla sua 6ª edizione – che si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie del Paese, sulle sue aree marginali e sulle sue realtà “invisibili”.
«Il mondo delle periferie urbane – dichiara Paolo Masini, Assessore allo Sviluppo delle Periferie, delle Infrastrutture e della Manutenzione Urbana di Roma Capitale – presenta aspetti critici. Al contempo riserva patrimoni umani, culturali e sociali enormi, spesso sconosciuti: Sono una opportunità di crescita senza precedenti che stiamo cercando di valorizzare. Proprio per questo abbiamo voluto contribuire alla realizzazione del festival che mette in risalto con intelligenza tutte queste potenzialità: è la base della Roma che insieme stiamo costruendo».
Ad aprire questa 6ª edizione il regista e direttore artistico della Scuola di Cinema Gian Maria Volonté, Daniele Vicari che presenterà, nell’ambito della rassegna A scuola di documentario. Periferie tra cinema e didattica, il documentario collettivo Sotto l’argine realizzato con la supervisione di Daniele Gaglianone che racconta sette storie di lotta e di sopravvivenza quotidiana nel quartiere Magliana a Roma.
Sempre nell’ambito della rassegna dedicata al cinema e alle scuole saranno inoltre proiettati: una selezione di video partecipativi realizzati dalla casa di produzione ZaLab (venerdì 4 ottobre a partire dalle ore 17.00) che con l’occasione presenterà il nuovo progetto La prima scuola nato dall’ultimo film di Andrea Segre; e il documentario Centocelle Stories di Simone Amendola e Floriana Pinto (domenica 6 ottobre alle 16.30) realizzato con gli studenti dell’ISIS Ambrosoli nel progetto “Corto a Scuola”, che racconta le ciclicità e le trasformazioni di una storica periferia romana.
Ospite d’eccezione venerdì 4 ottobre alle 22.30 la regista Costanza Quatriglio che presenterà, insieme alla giornalista Laura Delli Colli, il suo ultimo lavoro, già accolto con grande entusiasmo da pubblico e critica all’ultima edizione del Festival di Venezia, Con il fiato sospeso, un’intensa e dura riflessione sul sistema universitario italiano a partire dalla storia shock dei giovani ricercatori contaminati nei laboratori chimici di Catania.
Sabato 5 ottobre alle 19.30 è in programma il Focus dal titolo I viaggi della mente dedicato al documentarista Paolo Pisanelli che presenterà i suoi lavori girati all’interno del Centro Diurno di Via Montesanto (Roma) e l’innovativo progetto Radio UéB – la radio in pillole che si pone come “luogo di incontro e socializzazione per tutti quelli che hanno perso un treno con la realtà”.
Tredici in tutto i documentari selezionati che parteciperanno al concorso: tutti di elevate qualità stilistiche ed espressive che insieme danno una prospettiva unica e privilegiata di molti degli aspetti che caratterizzano le periferie del nostro Paese, confermando che sono sempre di più i registi e gli autori che scelgono il cinema del reale per raccontare il mondo che ci circonda.
Una selezione dominata dalla varietà tematica e stilistica che passa dai ritratti di emarginazione (SMS – Save my soul di Piergiorgio Curzi, Pezzi di Luca Ferrari, Slot – le intermittenti luci di Franco di Dario Albertini) all’integrazione culturale (Nadea e Sveta di Maura Delpero e Sorella Greta e famiglia di Jacopo Tomassini e Elisa Amoruso), dalla lotta sociale (Dell’arte della guerra di Luca Bellino e Silvia Luzi e Materia Oscura di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti) alle reclusioni fisiche e morali (Zavorra di Vincenzo Mineo e Milleunanotte di Marco Santarelli), fino ad arrivare all’indagine della memoria storica individuale e collettiva (L’isola di Matteo Parisini e Fatti Corsari di Stefano Petti e Alberto Testone).
Infine segnaliamo l’anteprima assoluta del film di Giovanni Aloi Pan Play Decadence (giovedì 3 ottobre alle ore 22.30) che racconta le struggenti vite di persone accomunate dalla passione per la “trasgressione sessuale”, e la nuova versione del documentario di Giovanni Piperno e Agostino Ferrente Le cose belle (domenica 6 ottobre alle 21.15) un ritratto della periferia di Napoli vista attraverso gli occhi di quattro adolescenti con le loro speranze e i loro desideri per il futuro.
La Giuria, composta dalla regista e produttrice Antonietta De Lillo, dal giornalista e autore della trasmissione RAI Doc3 Lorenzo Hendel, e dalla giornalista de Il Manifesto Cristina Piccino, assegnerà un premio alla Migliore Opera.
Come di consueto, anche quest’anno sarà rinnovata l’iniziativa, lanciata nel 2008, riguardante il lavori pubblici della giura che ormai rappresenta uno dei caratteri distintivi del Festival e che si propone come obiettivo non solo di dare trasparenza al lavoro dei giurati, ma anche e soprattutto di favorire una concezione dei festival come luoghi di riflessione, di scambio e confronto culturale. A tal proposito i giudizi dei giurati su ogni film in concorso e la riunione della Giuria, durante la quale verranno designati i vincitori, saranno ripresi e trasmessi online sul nostro sito internet.
Il Festival, diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi, è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, delle Infrastrutture e della Manutenzione Urbana di Roma Capitale, al sostegno della Regione Lazio e dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ed è organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento.
Ingresso Film in concorso, Evento Speciale e Focus On: € 3,00
La rassegna “A scuola di documentario. Periferie tra cinema e didattica” è ad Ingresso Gratuito
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