La nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si svolgerà presso l’Auditorium Parco della Musica, dal 16 al 25 Ottobre. Sette sale a disposizione del pubblico (Santa Cecilia, Sinopoli, Petrassi, Teatro Studio Gianni Borgna, Studio 3, Auditorium MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, cinema Multisala Barberini) che è anche, novità assoluta, giuria per l’assegnazione di numerosi premi alle migliori pellicole in programma. “Un festival che vuol essere una festa”, “La parola spetta al pubblico. La festa, ormai, appartiene a loro”, queste le parole del direttore artistico Marco Müller durante la conferenza stampa ufficiale di presentazione del programma, tenutasi a Roma il 29 settembre all’Auditorium. Un altro elemento evidente del ritorno alla “festa” saranno le due commedie di apertura e chiusura, Soap Opera di Alessandro Genovesi ed Andiamo a quel paese, diretto ed interpretato da Ficarra e Picone. Elemento significativo, inoltre, il ritorno alle origini con ben 22 retrospettive e restauri.
Il Maverick Director Award 2014 che premia i cineasti che hanno sempre operato fuori dagli schermi, è stato assegnato al grandissimo Takashi Miike, considerato da Quentin Tarantino “uno dei più grandi cineasti viventi”. Per celebrarlo come merita, verrà proiettato, in prima mondiale, il suo ultimo film, Kamisama no iutoori. Il Marc’Aurelio del futuro è stato, invece, assegnato ad Aleksej Fedorčenko che presenterà a Roma il suo ultimo lavoro (ancora una prima mondiale), Angely revolucii.
“Roma, al contrario, si legge Amor”. Con questo splendido aforisma, il leggendario Tomas Milian ha espresso la sua gioia per quello che ha definito “il mio Oscar” ovvero il Marc’Aurelio Acting Award alla Carriera che riceverà quest’anno al festival. Ricchissime e particolarmente attraenti per il pubblico le Masterclass 2014 che vedranno relatori del calibro di Brad Anderson (L’uomo senza sonno, The Call), l’immenso Park Chan-Wook (Trilogia della vendetta, Thirst) che commenterà la proiezione del suo A Rose Reborn, nato dalla collaborazione con Ermenegildo Zegna…e non finisce qui!
Verranno a Roma Kevin Costner, Clive Owen, Geraldine Chaplin, Vishal Bhardwaj, Asia Argento, Joao Botelho, i succitati Takashi Miike e Tomas Milian, Walter Salles (premiato quest’anno con il Marc’Aurelio alla carriera) con Jia Zhangke di cui ha recentemente celebrato la vita e l’opera con il suo ultimo documentario (in proiezione al festival) Jia Zhangke, Un Gars de Fenyang e, dulcis in fundo, Wim Wenders con il suo intenso ultimo lavoro Il sale della terra, dedicato all’opera del più grande fotografo vivente (celebrato per mesi all’Ara Pacis), il geniale Sebastião Salgado.
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Il Festival di Roma si apre al futuro accogliendo il magazine Wired come media partner ed ospitando Infinity Film Festival, la prima manifestazione dedicata ai cortometraggi ed alle web series in streaming. A tale scopo, sul sito Infinity.tv sarà allestita una sala cinematografica virtuale ove sarà possibile visionare, in proiezione contemporanea rispetto a quella del festival, una selezione dei film in gara.
Tra i film che vedremo, le parole del direttore Műller hanno creato una particolare aspettativa per Biagio di Pasquale Scimeca, da lui definito “Il grande film rosselliniano degli ultimi anni” ed è stato bello sentirgli dichiarare che “La grande bellezza è anche il cinema italiano che si sa aprire all’internazionale”. Impossibile non sognare pensando all’arrivo nella capitale di Rooney Mara per Trash di Steven Daldry e dell’acclamatissimo ed ormai di casa Richard Gere in occasione della prima europea di Time Out of Mind di Oren Moverman, in cui interpreta il complesso ruolo del clochard. I numerosissimi appassionati del genere saranno, invece, già in fibrillazione per l’arrivo al festival di Joe Dante che introdurrà al pubblico alcune delle opere incluse nella succosa retrospettiva Danze macabre, dedicata al cinema gotico italiano ed ha dichiarato la sua intenzione di girare un film italiano nelle catacombe.
Il programma è stato composto, Műller docet, “in modo opportunamente schizofrenico” e tutto ciò che vedremo è stato possibile grazie al sostegno degli sponsor che, nonostante la crisi economica, sono aumentati (da 35 a 38. “BNL sempre sia lodata”, ha affermato sportivamente il direttore, togliendosi quella patina di finta rigidezza che da sempre gli si attribuisce. Le gag sono poi proseguite con la proposta di un “I Mercenari 5 che dovrebbe essere tutto al femminile, con le mie collaboratrici”). Una chicca per gli appassionati delle serie tv: al festival verrà presentata in anteprima The Knick di Steven Soderbergh (alla presenza del protagonista Clive Owen) che andrà in onda, in esclusiva assoluta, in autunno su Sky Atlantic HD e si preannuncia come la più bella dell’anno.
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