Rendez-Vous 2015, giunto alla sua quinta edizione, ha aperto i battenti ieri a Roma e proseguirà sino al 12 aprile, presentandoci il meglio del cinema francese contemporaneo. I luoghi di visione sono illustri quanto le pellicole: il Cinema Quattro Fontane, la Casa del Cinema e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, con un evento molto speciale al Maxxi il 18 aprile.
L’attesa manifestazione cinematografica proseguirà poi il suo tour in ben cinque città italiane:
NAPOLI 10 aprile 2015 | Institut français di Napoli – Palazzo Le Grenoble
BOLOGNA 5 aprile – 17 aprile 2015 | Cineteca di Bologna
PALERMO 10-12 aprile 2015| Cinema De Seta
TORINO 13-19 aprile 2015 | Museo Nazionale del Cinema
LECCE 17 aprile 2015 | proiezione speciale in Concorso – festival europeo del cinema
Tutti i film vengono proiettati in versione originale, sottotitolati in italiano e presentati dagli autori e dagli interpreti che saranno i protagonisti assoluti del festival. Più di trenta titoli, per un viaggio alla scoperta della ricchezza del cinema francese.
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Madrina dell’edizione 2105 di Rendez-Vous è Fanny Ardant che divide la scena romana con Robert Guédiguian ed ha presentato ieri al pubblico romano il film che la vede protagonista: Chic!, commedia romantica sul mondo della moda firmata da Jérôme Cornuau che gioca, con eleganza ed ironia sull’equivoco del vecchio adagio “gli opposti si attraggono”. La divina Fanny Ardant presenterà poi, nel corso della manifestazione, il suo secondo film da regista: Cadences Obstinées, un racconto lirico e pittorico che intreccia arte e passione in cui la vedremo dirigere Asia Argento, Franco Nero e Gérard Depardieu. Il film farà poi tappa alla Cineteca di Bologna che le dedicherà un omaggio speciale, ripercorrendo quattro tappe significative della sua carriera.
Appassionato di cinema italiano e ricambiato con uguale passione dal pubblico della penisola: Robert Guédiguian | Il regista marsigliese, autore di un cinema militante e popolare, dai forti accenti sociali ma dai toni sempre sospesi tra dramma e commedia, presenta al pubblico romano: Au fil d’Ariane, una fantasia, un racconto onirico, un inno alla libertà sfrontata della creazione dedicato ad Ariane Ascaride, musa e compagna. La proiezione sarà seguita da una masterclass moderata da Maurizio Di Rienzo, critico cinematografico. Dopo la presentazione a Roma, il regista farà tappa a Torino, la città che, nel 1998, gli ha dedicato la rassegna personale che lo ha fatto conoscere al pubblico italiano, ad accoglierlo Alberto Barbera (Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino e direttore della Mostra del cinema di Venezia).
Insieme a Guédiguian viene celebrato un gruppo di artisti che hanno fatto dell’ancoraggio alla realtà, dell’analisi del tempo presente, lo spunto per un cinema critico, realista, appassionato. Sempre cinema militante, quindi, per Romain Goupil che dopo il successo di Tutti per Uno! torna in Italia per presentare – in anteprima nazionale – Les Jours venus (interpretato tra gli altri da Valeria Bruni Tedeschi) un film-autoritratto dal tono intimo, implacabile, fortemente autoironico, che compone un album familiare, sociale e politico di un’epoca indagata con grazia e leggerezza. Tra i grandi autori ospiti di questa quinta edizione, c’è anche Lucas Belvaux. Lo abbiamo amato come regista raffinato di polar, inventore di un cinema “umanista” di indagine sociale e questa volta lo ritroviamo con l’adattamento di Pas son genre di Philippe Vilain che uscirà nelle sale italiane intitolato Sarà il mio tipo? E altri discorsi sull’amore distribuito da Satine Film.
Dopo la presentazione romana, Luca Belvaux farà tappa a Palermo per un focus speciale (10 – 12 aprile). Ancora cinema sociale e popolare, quello di Cédric Kahn che con Vie sauvage porta sullo schermo un fatto di cronaca che sconvolse la Francia: l’Affaire Fortin. Dopo una separazione non voluta, un uomo ha vissuto in clandestinità con i suoi figli per undici anni, interpreti: Mathieu Kassovitz e Céline Sallette. Il risultato: un film d’azione rigoroso che, senza moralismi né giudizio, presenta una nomade, folle, utopica, tragica avventura contro “il sistema”.
Molta parte del successo francese al botteghino nazionale e oltre confine è dedicato a un genere, quella commedia agrodolce che declina con raffinatezza i temi del quotidiano, facendo ridere e commuovere. Arriva in anteprima a Roma, fresco dal successo nazionale, Les Souvenirs del noto attore-regista Jean-Paul Rouve che adatta con delicatezza e ironia l’omonimo romanzo dell’autore di bestseller David Foenkinos. Un viaggio nei ricordi assai brillante, che torna sui temi cari al regista: il tempo che passa, la possibilità di far marcia indietro per riprendersi il destino. Al formidabile duo, campione d’incasso con Quasi amici, Éric Toledano e Olivier Nakache è affidata la serata di chiusura del festival con l’anteprima di Samba che vede protagonisti Omar Sy e Charlotte Gainsbourg. La Parigi dei sans papier raccontata con i colori brillanti della commedia e la forza delle emozioni (un’esclusiva per l’Italia di Italian International Film ed in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution).
Dietro il film Tokyo Fiancée, ironica storia d’amore che è al tempo stesso un omaggio appassionato al Giappone ed alla sua cultura, si cela il romanzo autobiografico Né di Eva né di Adamo dell’autrice culto Amélie Nothomb. A portarlo felicemente sugli schermi, è l’autore e artista – e amico della scrittrice – Stefan Liberski che racconterà al pubblico questo viaggio poetico e divertente nella realizzazione di un sogno, dove il fascino e le insidie dello shock culturale non sono altro che le due facce della frontiera che separa realtà e desiderio (distribuito da Fil Rouge Media).
Sul fronte del cinema al femminile, l’ospite d’onore di Rendez-Vous 2015 è Julie Bertuccelli con La Cour de Babel |Squola di Babele (distribuito da Kitchen Film), un documentario che sfida molti dei preconcetti su scuola, religione e integrazione. Un film sobrio, rigoroso, che appassiona e ci fa credere di nuovo nel futuro. Alla regista, dopo l’anteprima romana, è dedicato il focus speciale di Napoli (10 aprile).
Ad aprire il fronte dei giovani autori della Nouvelle Vague del cinema francese, sbarca a Roma Thomas Cailley con il pluripremiato Les Combattants | The Fighters – Addestramento di vita (distribuito da Nomad Film), tre premi alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes (Label Europa Cinemas, SACD, Art Cinéma Award), il Prix Louis Delluc dell’opera prima, tre César 2015 – Miglior Attrice, Miglior Giovane Attore, Miglior Opera Prima. Per il suo esordio sceglie un’audace mix di generi: la commedia militare romantica e irresistibilmente divertente, dove l’amore disarma e la sopravvivenza passa attraverso la solidarietà.
Tra i titoli più interessanti, originali e amati da critica e pubblico francesi: Hippocrate di Thomas Lilti, commedia dai toni amari che inquadra in una satira brillante la sanità francese. Di tempo di crescita e di scelte si parla anche nel bel film d’esordio di Julie Lopes-Curval, Le Beau Monde in cui il tema della lotta di classe si innesta abilmente nel cuore di una giovane storia d’amore. Ancora romanzo di formazione, dall’ambientazione questa volta marina, per Fidelio, l’Odyssée d’Alice di Lucie Borleteau, Pardo per la miglior interprete femminile a Ariane Labed al 67° Festival di Locarno, un’opera prima sensuale, sentimentale, singolare, costruita su un intenso sovrapporsi tra il registro documentaristico e la deriva immaginaria.
Sarà presentato in Concorso al Festival Europeo di Lecce Qui Vive, esordio di Marianne Tardieu, scoperta a Cannes nel programa dell’ACID, il film offre il ritratto e diario intimo di un uomo in bilico tra speranza e disperazione. Opera prima, anche sul fronte cinema du réel, per Claus Drexel regista di Au bord du monde: un documentario intimo e umanista che dà voce e storia agli homeless parigini, solitari e magnifici. Non manca il cinema d’animazione, quest’anno dedicato agli ippo-troll Mumin, messi in scena da Xavier Picard con una poetica e delicatamente satirica avventura nel mondo dei ricchi dal titolo Les Moomins sur la Riviera.
Quest’anno, il premio Reset-DoC va a Julie Bertuccelli che con il documentario La cour de Babel ha affrontato con grande sensibilità i temi fondamentali dell’insegnamento e dell’integrazione nella scuola della società multiculturale. In occasione della proiezione del film presso la Cineteca di Bologna il 12 aprile alle 20.45, Reset-Dialogues invita il pubblico ad una discussione sul valore dell’insegnamento nella Babele delle classi multiculturali insieme a Marwa Mahmoud, educatrice interculturale per il centro Mondinsieme di Reggio Emilia e a Mariachiara Giorda, studiosa di storia delle religioni all’Università di Torino e autrice di ricerche sulla scuola multiculturale.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici cura, come nelle passate edizioni, la sezione “Cineasti del presente”, dedicata al giovane cinema francese. Quest’anno sono stati selezionati tre lungometraggi di registi emergenti: Mange tes morts di Jean-Charles Hue, premiato come miglior film al Torino Film Festival 2014, Vincent n’a pas d’écailles, opera prima di Thomas Salvador, borsista a Villa Medici nel 2005-2006, ed Eastern Boys, secondo lungometraggio di Robin Campillo, premiato nel 2013 nella sezione Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia.
La novità di quest’anno, che arricchisce la programmazione dell’Accademia di Francia a Roma, è l’invito al regista e attore MATHIEU AMALRIC, una delle figure più interessanti del cinema francese e internazionale, che sarà ospite a Villa Medici per una residenza artistica durante la quale presenterà quattro dei suoi film, da lui stesso selezionati, e parteciperà a un incontro con il pubblico. La carte blanche a Mathieu Amalric permetterà di approfondire il suo percorso dietro la cinepresa, dai primi film, Mange ta soupe e Le stade de Wimbledon, alla commedia drammatica Tournée, fino alla sua ultima grande regia per La Chambre bleue, adattamento dell’opera di Georges Simenon.
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Nel 2014 il polivalente artista Alain Fleischer ha realizzato Naissance d’un musée – Le Louvre Lens, che non è solo un documentario d’arte ma un’esperienza unica dello sguardo, un viaggio che segue – in tutti i suoi aspetti: geografico, storico, museografico e architettonico – la creazione del Louvre Lens dall’individuazione del sito – in una regione mineraria nel Nord della Francia – fino al primo anniversario dell’inaugurazione del museo. Ospite della sezione Cinema e Arte del festival Rendez-Vous, Alain Fleischer presenta alcuni estratti del documentario, ne racconta il progetto artistico e anima un dibattito attorno alla funzione del museo, come dispositivo di nuovi scenari urbani. I relatori: Alain Fleischer, Hanru Hou (Direttore Artistico del MAXXI), Margherita Guccione (Direttore del MAXXI architettura), Gianluigi Ricuperati (scrittore e curatore), Riccardo Venturi (Ricercatore presso l’INHA Institut national d’histoire de l’art di Parigi).
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