Kristy_locandina italianaLa giovane Justine (Haley Bennett, “Io e Marley”, “Scrivimi una canzone”) riesce a mantenersi al Birch College lavorando come lavapiatti: quando tutti gli altri studenti partono per il Giorno del Ringraziamento, incluso il suo ragazzo Aaron (Lucas Till, “Stoker”, “X-Men l’Inizio”) e la sua compagna di stanza Nicole (Erica Ash, “Scary Movie 5”), Justine non avendo denaro per il biglietto dell’aereo è costretta a rimanere nel campus da sola con il personale della sicurezza. Durante una commisione in un drugstore Justine sfiora una misteriosa, sinistra ragazza che la chiama Kristy: quello che sembra un incontro casuale si trasformerà in un incubo che distruggerà le sicurezze di Justine…

Giunge il caldo più afoso e come è rito consolidato i distributori aprono cautamente le casse contenenti le pellicole acquistate gli anni precedenti per proporle senza troppi rischi e ancor meno aspettative tra blockbuster estivo e blockbuster estivo. In questa categoria bistrattata (al suo interno possiamo contare l’ambizioso sebbene inconcludente Kyashan – La Rinascita) Kristy non si fà onore e non porta infamia.

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Pur avendo come location un campus universitario Kristy è un thriller appartenente senza dubbio alla già troppo sfruttata sottocategoria degli home invasion (à la The Purge – La notte del giudizio): il regista Oliver Blackburn (“Donkey Punch”, “Vinyan”) gioca bene con il senso di isolamento del luogo e nell’inquietante apparizione dei membri della moderna setta, il film mantiene un buon pacing per tutta la sua durata e, sorprendentemente, ci offre una protagonista espressiva (persino credibile!) nella sua determinazione il che è da considerarsi una rarità in quest’epoca buia di sequel infiniti e reboot senza anima di slasher movie lontani dai fasti gloriosi degli anni ’80.

Kristy risulta comunque terribilmente scontato, senza la più fioca scintilla di originalità (oltre all’attitudine mcguyveriana della protagonista ed al finale forse non telefonatissimo) e cade senza scampo nel cliché del genere senza rialzarsi.

Kristy arriva, si fa vedere senza rimpianto e scompare dalla memoria senza essere dolorosamente inutile o brutto: una alternativa ad una serata in casa.

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