Si è conclusa domenica scorsa l’edizione primaverile di Romics 2016, kermesse del gioco, del fumetto e dell’animazione. Dal Romics Cosplay Award, che ora propone la divisione in categorie Anime o manga, Supereroi americani, Videogames e Cinema d’animazione e fantasy sino al Romics Gran Galà di Doppiaggio e al Romics Karaoke Award i visitatori, ancor più numerosi delle edizioni precedenti, hanno avuto la possibilità ancora una volta di immergersi nel mondo del fantastico e della fantascienza europea, americana e asiatica.
Novità ghiotte per coloro che seguono le versioni televisive dei super eroi DC con la proiezione di episodi inediti di Arrow 4, The Flash 2 e di Supergirl (serie che giungerà a breve sui teleschermi italiani) oltre che le presentazioni dei film “Angry Birds – Il Film”, “Warcraft – L’Inizio” e “La storia Prima di Biancaneve” mentre 20th Century Fox Italia ha proposto “Independence Day: Rigenerazione”, “X-Men: Apocalisse” e “L’Era Glaciale: In rotta di collisione”.
[Le splendide foto di questo articolo sono state scattate dai fondatori ed autori di una brillante startup romana doc: Giano Project!]
Se la partecipazione degli youtuber (in questa edizione erano presenti Mates, Illuminati, Divimove, Melagoodo, Cicciogamer e Joker) si mantiene un punto fermo come era prevedibile è stata la presenza di Go Nagai (creatore di Mazinger, Getter Robot, Goldrake, Jeeg e Devilman) a riecheggiare prepotentemente sul web con centinaia di articoli e video che hanno omaggiato il maestro. Ed il tema “robotico” è stato preponderante, dal Grendizer Museum, ricco di gadget degli anni ’70 e ’90 legati al super robot più amato dagli italiani ai ragazzi del Gundam Italian Club sino ai numerosi stand che proponevano modelli assemblabili in plastica o dettagliatissimi toys in superlega dei “mecha” preferiti.
Domenica mattina sono stati svelati da Gabriele Mainetti, regista e Claudio Santamaria, protagonista, i backstage di Lo chiamavano Jeeg Robot.
In crescita il padiglione ludico, dedicato alla presentazione e alla vendita di giochi di carte (l’eterno Magic the Gathering ed il “manga-sexy” Force of Will), di giochi di miniature (il neonato Malifaux che si pone come alternativa al decano Warhammer) e da tavolo (spiegati dai ragazzi della Red Glove e Del Tenda). Oltre ai numerosissimi stand dedicati al fumetto italiano e internazionale, tra imperdibili novità e gustose offerte la punta di diamante dell’evento sono stati ovviamente i cosplayer che hanno riempito ogni angolo della struttura della fiera.
P.S: una fiera grandiosa che non è stata rovinata dall’aggressione di Davide Di Stefano (esponente di CasaPound e fratello del più noto Simone) allo stand della casa editrice Shockdom, “colpevole” di aver pubblicato il fumetto satirico antifascista Qvando c’era Lvi.
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