La nuova avventura Disney, remake dell’omonima pellicola di cui l’anno prossimo si celebrerà il 30ennale, giungerà nelle nostre sale il 10 agosto sia in 2D che in 3D, distribuita in oltre 500 copie da The Walt Disney Company Italia. Impossibile non pensare immediatamente ad una versione aggiornata e rivisitata dell’originale ma qui c’è molto di più. Allo scorrere delle prime scene, infatti, si nota immediatamente la maestria del regista David Lowery ed Il drago invisibile appare subito come un film coinvolgente, divertente ed a tratti persino commovente che verrà apprezzato da una vasta cerchia di pubblico, dai grandi ai piccini.
La visione è piacevole, la trama e la stessa ambientazione nelle foreste del Nord America lascia affascinato lo sguardo, con qualche momento di suspense che ravviva il ritmo quel poco che basta a dare un tocco di romanticismo e frivolezze umane.
La narrazione passa dalla spensieratezza di una famiglia alle prese con un piacevole viaggio in macchina ad un rocambolesco incidente che porterà il piccolo Pete, di 4 anni, a ritrovarsi solo, sperduto e costretto a dover affrontare i pericoli di una maestosa e fitta foresta.
Iniziando a girovagare, però, lo strano incontro con il fantastico drago ELLIOT, visibile solo alla sensibilità ed innocenza di un bambino, lo aiuterà a sopravvivere all’interno della natura selvaggia per 6 lunghi anni. Elliott, il drago, prende il nome da un libro di fiabe che la madre aveva regalato al piccolo Pete e si prendera cura del bimbo abbandonato, creando insieme a lui una squadra che funziona a meraviglia.
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La curiosità di Pete lo porta, però, a spingersi oltre il muro di alberi dove, guarda caso, “gli uomini stanno selvaggiamente tagliando gli alberi”. Qui incontrerà Natalie (Oona Laurence) e Grace (Bryce Dallas Howard) una guardaboschi che prende subito a cuore il giovane fanciullo. Il suo impatto con la civiltà non è facile. Si ritrova in una camera d’ospedale, lontano dai boschi e dal suo amico Elliot. Lui accetta tale condizione con difficoltà e solo la promessa di Grace di riportarlo nel bosco dal suo amico lo convince a resistere. Grace andrà a parlare con il papà, il signor Meacham, interpretato da Robert Redford che le racconterà la sua visione.
Per tutta la durata del film si avrà l’impressione che Pete ed Elliott sono un po’ come un bimbo ed un cagnolone buffo e peloso che lui può cavalcare e…farci un volo, di tanto in tanto. Gli effetti grafici enfatizzano la verosimiglianza di Elliott, rendendolo, a livello visivo, praticamente reale; il suo muoversi, il pelo, le espressioni facciali sono assolutamente perfetti.
La storia tende a focalizzarsi sull’importanza del rapporto tra l’essere umano ed il pianeta Terra, tra l’uomo e gli animali. Pete, Elliott e la natura da rispettare, gli squilibri dettati dall’avidità umana, “i boscaioli” intenti a devastare e distruggere un bene primario come l’ecosistema.
Il drago invisibile, in questo susseguirsi di vicende legate ai sentimenti per la salvaguardia del nostro pianeta veicolati dalle emozioni trasmesseci da un bambino che vive nella foresta con un drago hanno, indiscutibilmente, coinvolto emotivamente sia me (che, insomma, di anni ne ho) che il mio cucciolo d’uomo, affascinato dalla storia stessa. In conclusione, mi pongo nuovamente la domanda di apertura…e la risposta è questa: Il drago invisibile è un film per tutti ma soprattutto per i bambini.
Buona visione!
Andrea:
Il film è stato bello ma nella prima parte un po’ triste perché un bambino vive un incidente così brutto. Poi il continuo è stato commovente e divertente perché il film spiega che l’animale è il migliore amico dell’uomo, di solito si dice che il cane è il miglior amico dell’uomo ma guardando il film ho capito che gli animali non vanno abbandonati perché loro ti staranno sempre e per sempre vicini a te!
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