Irish Film Festa, il festival dedicato al cinema e alla cultura irlandese, torna alla Casa del Cinema di Roma dal 25 al 28 maggio. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua 14esima edizione, propone un’ampia selezione di lungometraggi inediti, incontri con i filmmaker e il tradizionale concorso riservato ai cortometraggi.
«Questo è l’anno del cinema irlandese e in lingua irlandese, con l’epocale candidatura agli Oscar di The Quiet Girl. È l’anno in cui il cortometraggio An Irish Goodbye, già vincitore di Irish Film Festa 2022, è stato poi premiato con il BAFTA e l’Oscar. È l’anno in cui gli attori irlandesi hanno fatto incetta di nomination senza più essere definiti britannici – fa notare Susanna Pellis, Direttore IFF – In molti si stanno finalmente accorgendo di questa piccola cinematografia e dei suoi tanti, grandi talenti: noi di IRISH FILM FESTA ci avviamo alla 14esima edizione soddisfatti, ma non sorpresi.»
Il programma del festival propone un focus sul cinema in lingua irlandese con omaggio allo straordinario successo internazionale di The Quiet Girl (An Cailín Ciúin) – primo film as Gaeilge a ricevere una candidatura all’Oscar – alla presenza del regista Colm Bairéad e della produttrice Cleona Ní Chrualaoí.
In irlandese è recitato anche Tarrac di Declan Recks, storia di riconciliazione familiare e rivalsa sportiva ambientata nel mondo del canottaggio su Naomhóg, un’imbarcazione tipica della regione del Kerry. Attesi al festival il regista Recks e lo sceneggiatore Eugene O’Brien, gli attori Lorcan Cranitch (The Dig, Róise and Frank) e Cillian O’Gairbhi (Foscadh). Nel cast riconosciamo anche Kelly Gough (The Fall) e Kate Nic Chonaonaigh (The Quiet Girl).
Completano la sezione in lingua Irish i corti in concorso Big Griff: Lánchúlaí, documentario che Nathan Griffin dedica a suo zio Martin, considerato uno dei migliori giocatori di calcio gaelico del Donegal, e Uilíoch (Universal), progetto studentesco del giovane Seosamh Mac Seoin. Sempre in lingua irlandese, fuori concorso, IRISH FILM FESTA ripropone il cortometraggio d’animazione An Béal Bocht (The Poor Mouth), quale omaggio al regista Tom Collins, scomparso lo scorso anno: originario di Derry e attivo fin dagli Anni Ottanta sia come produttore che come autore, Collins è stato una figura chiave del cinema irlandese.
Fra i lungometraggi spicca Aisha, il lavoro più recente di Frank Berry. Berry è uno degli autori più amati da IRISH FILM FESTA, che ha già presentato i suoi I Used to Live Here (IFF 2016) e Michael Inside (IFF 2019). Da sempre attento a temi di forte rilevanza sociale, in Aisha il regista racconta le difficoltà di una giovane nigeriana che, arrivata a Dublino come richiedente asilo, si scontra con la burocrazia dell’Immigration System irlandese. Sullo schermo, a fianco della protagonista Letitia Wright (Black Panther, Small Axe), troviamo Josh O’Connor (The Crown, God’s Own Country) e gli irlandesi Stuart Graham, Denis Conway, Ruth McCabe, Lorcan Cranitch e Tara Flynn. Con Aisha Frank Berry ha appena vinto due premi IFTA (Irish Film & Television Academy) per la miglior regia e la miglior sceneggiatura.
In anteprima italiana sarà poi presentato – in collaborazione con DNC Entertainment Factory e RaiPlay – il film drammatico The Sparrow, esordio alla regia di Michael Kinirons, già sceneggiatore di Strangerland. David O’Hara (Some Mother’s Son), Eanna Hardwicke (Vivarium), Isabelle Connolly (Creature di Dio), Aisling O’Sullivan (Il segreto), Dara Devaney (Arracht) e Mark O’Halloran (Adam & Paul) affiancano sullo schermo l’esordiente Ollie West. The Sparrow ha vinto il premio per la migliore opera prima al Galway Film Fleadh 2022.
Irish Film Festa testimonia la vivacità del cinema irlandese contemporaneo anche per la varietà dei generi: si va dalla commedia horror Let the Wrong One In di Conor McMahon, ambientata in una Dublino sotto attacco vampiresco, al bromance Sunlight, che la regista esordiente Claire Dix definisce «un film sull’amicizia maschile realizzato da donne». Il protagonista Barry Ward, più volte ospite del festival (Maze, Extra Ordinary), tornerà alla Casa del Cinema per un incontro col pubblico.
L’industria cinematografica irlandese attrae sempre più spesso professionisti di diversa provenienza geografica: è il caso di My Sailor, My Love, co-produzione tra Irlanda e Finlandia diretta da Klaus Härö e girata sulle coste di Achill Island, già location di The Banshees of Inisherin (Gli spiriti dell’isola) di Martin McDonagh. In My Sailor, My Love, James Cosmo (Il Trono di Spade, Troy) e Bríd Brennan (Shadow Dancer, Brooklyn) sono i protagonisti di un’inaspettata storia d’amore tra due anziani vedovi: lui è un ex capitano di mare e lei la sua governante.
L’unico film di co-produzione nordirlandese di questa edizione è Ballywalter, ambientato nell’omonima cittadina nei pressi di Belfast, e diretto dall’esordiente inglese Prasanna Puwanarajah (nato nel Suffolk da genitori originari dello Sri Lanka). Seána Kerslake (tra le attrici di punta della nuova generazione, la ricordiamo in A Date for Mad Mary) e Patrick Kielty (comico nordirlandese molto noto, qui al suo esordio cinematografico) sono i protagonisti di un dramma venato di umorismo sull’improbabile legame tra una giovane tassista, rientrata a Belfast dopo il fallito tentativo di sistemarsi a Londra, e un aspirante stand-up comedian che si è rifugiato a Ballywalter dopo il divorzio.
Fra i documentari, in un festival che sempre avuto un’attenzione speciale per il mestiere dell’attore, ci sarà The Ghost of Richard Harris, dedicato alla vita e alla carriera del grande interprete originario di Limerick. Introdurrà la proiezione Barry Monahan in rappresentanza dell’Università di Cork, alla quale la famiglia Harris ha recentemente donato l’ampio archivio dell’artista contenente fotografie, lettere, oggetti e scritti personali.
Il cortometraggio HYFIN di Seán Mullan, prodotto nell’ambito del Documentary Talent Fund di Netflix, traccia il ritratto di un giovane rapper di Derry: si può rappare con l’accento nordirlandese? Jordan-Lee Brady-James, in arte HYFIN, dimostra di sì.
In How to Tell a Secret gli autori Anna Rodgers e Shaun Dunne scelgono una forma ibrida tra documentario, fiction e performance teatrale (la sceneggiatura è tratta da una pièce dello stesso Dunne) per raccontare l’esperienza di chi convive con una diagnosi di infezione da HIV. Il film è uscito nei cinema irlandesi lo scorso dicembre in occasione del World AIDS Day 2022. Sarà presente alla proiezione la produttrice Zlata Filipovic.
L’Irish Classic scelto per questa edizione, a vent’anni dalla sua uscita in sala, è Veronica Guerin: diretto dallo statunitense Joel Schumacher, il film portava sullo schermo la storia vera della giornalista dublinese assassinata nel 1996 a seguito delle sue inchieste sul narcotraffico. Nel cast, accanto alla protagonista Cate Blanchett ci sono Gerard McSorley, Ciarán Hinds, Brenda Fricker e un giovane Colin Farrell. Fra i produttori di Veronica Guerin c’era James Flynn, uno dei più attivi dell’industria cinematografica irlandese, scomparso lo scorso febbraio a soli 57 anni. Flynn era stato ospite delle prime edizioni di IRISH FILM FESTA, che con questa proiezione intende rendergli omaggio.
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IRISH FILM FESTA nasce nel 2007. Creato e diretto da Susanna Pellis, il festival è prodotto dall’associazione culturale Archimedia ed è realizzato in collaborazione con Irish Film Institute; con il sostegno di Culture Ireland, Screen Ireland; con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia; e con il contributo di Intesa Sanpaolo. Media Partner: FilmTv.
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[…] che potrete ammirare all‘Irish Film Festa 2023, Sabato 27 maggio alle 18:30, dopo l’incontro con il regista Colm Bairéad e la produttrice […]