Halim e Mina gestiscono un negozio di caftani tradizionali in una delle medine più antiche del Marocco.

Per stare al passo con le richieste dei clienti più esigenti, assumono Youssef.

Il giovane ed affascinante apprendista dimostra una spiccata attitudine verso la complessa arte del ricamo e della sartoria. Halim inizia a prenderlo sotto la propria ala e, giorno dopo giorno, assistiamo alla nascita di un dolce sentimento tra i due; Mina si rende conto di ciò che sta accadendo ed agisce in modo assolutamente imprevedibile.

Il caftano blu è pura poesia in immagini.

Distribuito in sala il 22 Settembre, grazie alla lungimiranza di Movies Inspired, questo film ha la forza espressiva di In the Mood for Love ed il fascino disarmante di Satin Rouge.

Complice un casting assolutamente perfetto, il triangolo di amorosi sensi ci coinvolge ed avvince, proprio come i profumi e i colori del Marocco.

Lubna Azabal, Saleh Bakri e Ayoub Missioui ci regalano 2 ore e 3 minuti di assoluta poesia.

Le dinamiche interpersonali, il dolore, la malattia, la morte… nulla può fermare Amore quando decide di manifestarsi e, come accade soltanto con il miglior cinema, quando si giunge ai titoli di coda, ci sentiamo come se fossero trascorsi molti anni ed un solo istante.

L’estremamente talentuosa quanto affascinante Maryam Touzani (classe 1980) ci regala un diamante che facciamo fatica a credere sia soltanto il suo secondo lungometraggio. D’altra parte, quando sei di fronte ad una regista talmente dotata da aver rappresentato, con la sua opera prima (Adam) il Marocco ai Golden Globe nel 2019 ed agli Oscar 2020 come candidato a Miglior Film Straniero… come stupirsi?

Le Bleu du Caftan è stato presentato a Cannes 2022 nella sezione Un Certain Regard e non possiamo che essere infinitamente lieti di poterlo finalmente ammirare sul grande schermo.

Una visione imperdibile.

I tre protagonisti.

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