“Cosa vuole sapere?”.

Sandra Hüller è una brillante attrice tedesca, Orso d’Argento 2006 per Requiem e Miglior Attrice Europea agli European Film Awards nel 2016 per la sua interpretazione in Toni Erdmann.

La talentuosa Hüller ha percorso il Red Carpet della Festa del Cinema di Roma 2023 in quanto protagonista di Anatomia di una caduta di Justine Triet, Palma D’Oro a Cannes 2023  e nelle sale italiane dal 26 Ottobre grazie a Teodora Film.

Il virgolettato in apertura è la sua risposta ad una studentessa venuta per intervistarla nel suo chalet di famiglia sulle alpi francesi. Da questo prologo, iniziamo a conoscere Sandra Voyter (Sandra Hüller) all’interno di una storia sbalorditiva e delicata al tempo stesso che, in 150 minuti che non pesano affatto sullo spettatore, permette alla regista di condurci nei recessi più misteriosi  della natura umana senza mai imporre il proprio punto di vista o la propria morale, lasciando allo spettatore con il dilemma: “Colpevole o innocente?”

Un’anomala caduta dal terzo piano dello chalet di famiglia dà il La alla vicenda che si dipana tra sospetti, indagini ed avvocati, conducendoci all’interno di quello che sarebbe potuto essere il classico film su un dramma giudiziario con il solito  colpo di scena alla Hitchcock.

Niente di tutto questo.

La regista, infatti, compie un mirabile percorso grazie alla raffinata sceneggiatura da lei scritta insieme ad Arthur Harari.

L’intensità della storia ci porta dentro quelle zone grigie che affliggono molte coppie, una vicenda che inizia con la musica assordante di una canzone rap di 50 Cent, con il piccolo Daniel (Milo Machado Graner) divenuto ipovedente a causa di un grave incidente avvenuto sette anni prima. Sandra verrà incriminata e dovrà difendersi da una pesante accusa di omicidio; le verrà in aiuto il suo amico avvocato (Swann Arlaud).

La vicenda estrapola piano piano verità nascoste della donna, in un quadro accuratamente dipinto con pennellate cinematografiche dall’abilissima Justine Triet che porta lo spettatore a porsi una serie di domande sulla colpevolezza della donna o del marito.

Justine Triet riesce, quindi, a dosare perfettamente le atmosfere ed il quadro che si viene a delineare ci porta all’interno della complessità del caso, emblematico della multiforme complessità della natura umana e delle infinite sfumature che separano lo sguardo reale da quello immaginario.

Anatomia di una caduta_Di fronte, l’attrice protagonista Sandra Huller; di spalle, l’attore protagonista Swann Arlaud.

Al termine della pellicola all’anteprima di Roma possiamo testimoniare che molti spettatori sono rimasti sulla poltrona guardando i titoli di coda, forse in attesa di un finalino alla Marvel, altri interrogando il vicino per cercare di capire se avevano a loro volta compreso tutta la vicenda.

Una pellicola che merita davvero l’uscita in sala, piuttosto che su una fredda piattaforma e tanto di cappello alla distribuzione Teodora Film che ha compreso, ben prima del premio ricevuto a Cannes, che il film meritava di uscire anche sui nostri schermi.

Una visione da non perdere.

Justine Triet sul Red Carpet di Roma_Fonte: Hollywood Reporter

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