“Io non racconto l’omosessualità o l’eterosessualità. Io racconto le persone come sono fatte.”
“I sentimenti, le emozioni sono bellissimi. Non bisogna catalogare.”
Ferzan Ozpetek
Ferzan Özpetek è sbarcato alla Festa del Cinema di Roma 2023 con il suo 14° lungometraggio: Nuovo Olimpo, dal 1 Novembre direttamente su Netflix.
Ma cosa ci fa Mina alla cassa del Nuovo Olimpo, immaginario cinema d’essai e ritrovo gay della Roma degli anni ’70?
In realtà si tratta di Luisa Ranieri – perfettamente truccata e pettinata come la Tigre di Cremona – nei panni di Titti, “signora mia” napoletana: un brillante omaggio di Ferzan Özpetek alla cultura popolare italiana di quel periodo, suggellato dal brano cantato da Mina sui titoli di coda, Povero amore.
Presentata in anteprima nella sezione Grand Public della Festa, quest’ultima regia del maestro Özpetek è stata interamente da lui girata in una Roma spettacolare che assurge a co-protagonista del film, narrandoci una storia d’amore spalmata su tre decenni, a partire dalla fine degli anni ’70.
Tuttavia, come dichiarato dal cineasta turco-italiano, la scelta di collocare al centro della trama la love story tra due ventenni, Enea (Damiano Gavino) e Pietro (Andrea Di Luigi), destinati a perdersi e a ritrovarsi per i successivi trent’anni – è infatti datato in modo molto preciso l’excursus temporale della vicenda, che inizia nel 1978 e termina nel 2015 – non va a discapito del racconto corale che è un po’ il marchio di fabbrica del cinema di Özpetek.
Il Cinema, inteso come sala cinematografica, è un altro protagonista assoluto del film; i suoi riti, la sua magia, l’essere un giardino segreto all’interno del quale si coltiva, da un lato, l’amore per la Settima Arte e dall’altro la passione per la bellezza, ancorché clandestina.
È un triste paradosso, infatti, sapere che questa è la prima volta di un grande regista come Ferzan per Netflix: il suo quattordicesimo film – lo stesso traguardo raggiunto dal regista Enea, chiaro alter ego di Özpetek – è il primo che non andrà in sala.
Oltre al cameo iniziale della talentuosa Jasmine Trinca, alla partecipazione della Ranieri e ai due attori principali, il cast include: la giovane Aurora Giovinazzo che innalza il vessillo della libertà, sessuale in primis, Greta Scarano, che all’opposto incarna la moglie borghese, silente per convenienza e, last but not least, Alvise Rigo, nei panni del più che solido compagno di Enea.
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