La 18a edizione della Festa del Cinema di Roma si è conclusa il 28 Ottobre, dopo quasi due settimane di intensissima attività.

Il nobilissimo quanto immenso sciopero che sta affliggendo Hollywood ha, ovviamente, fortemente influenzato le presenze degli attori americani in questa edizione della Festa che ha, di contro, acquisito una fisionomia particolarmente eurocentrica e ciò non è affatto male.

Sul Red Carpet della Festa hanno sfilato, solo per citarne alcune: Monica Bellucci, Isabella Rossellini, cui è stato assegnato il Premio alla Carriera, Natassja Kinski, la talentuosa Alba Rohrwacher (vestita in total white da Dior).

Tra gli interpreti maschili presenti a Roma e sul Red Carpet, impossibile non citare i grandissimi Willem DafoeVincent Lindon.

Oltre alle star conclamate, è stato dato ampio spazio alle nuove generazioni: dall’ambiziosa Haley Bennett (una burrosa Vedova Clicquot) alla formidabile Sandra Hüller sempre più in odore di Oscar e presente alla Festa con ben due pellicole portentose: Anatomie d’une chute di Justine Triet, Palma d’Oro a Cannes 2023 e The Zone of Interest di Jonathan Glazer, sguardo raggelante sulla Shoah.

Per quanto riguarda le pellicole presenti a Roma, abbiamo apprezzato l’omaggio al mondo delle graphic novel, con gemme preziose come The Boy and the Heron, ultimo (forse letteralmente) lungometraggio del maestro Hayao Miyazaki

…e Dispararon al pianista di Fernando Trueba e Javier Mariscal, splendida avventura carioca-newyorkese con una colonna sonora di samba-jazz a fare da protagonista: dalla ricerca di un giornalista che sta scrivendo un libro sulla bossa nova emerge il mistero della scomparsa di Francisco Tenório jr., pianista brasiliano che sparì durante una tournée in Argentina nel 1976 – desaparecido.

Documentario musicale-politico ed appassionante indagine, trasposta nei colori e nelle suggestioni dell’animazione attraverso la musica di João Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Vinicius de Moraes e Paulo Moura.

È inoltre doveroso menzionare Alice nella città, sezione parallela della Festa dedicata alle giovani generazioni, che anche in questa edizione ha gettato uno sguardo profondo su un mondo sempre più scisso da quello adulto, spesso per colpa di quest’ultimo, regalandoci gemme preziose come Il ragazzo e l’airone, The Other Son ed il brillante La guerra del Tiburtino III.

Già da qualche anno, la Festa del Cinema di Roma ha inserito un vero e proprio concorso all’interno della propria programmazione, alla stregua dei principali festival cinematografici internazionali e, a partire dall’edizione 2022, è stata ufficialmente riconosciuta come Festival Competitivo dalla Fédération Internationale des Associations de Producteurs de Films.

Ecco a voi… I Vincitori della Diciottesima Edizione!

I riconoscimenti sono stati assegnati Sabato 28 Ottobre nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

Per il Concorso Progressive Cinema, la Giuria ha così decretato:

– Miglior Film: Pedágio (Toll) di Carolina Markowicz

– Gran Premio della Giuria: Urotcite Na Blaga (Blaga’s Lessons) di Stephan Komandarev

– Miglior Regia a Joachim Lafosse per Un silence (A Silence)

– Miglior Attrice – Premio “Monica Vitti” ad Alba Rohrwacher per Mi fanno male i capelli

Premio “Vittorio Gassman” per il Miglior Attore ad Herbert Nordrum per Hypnosen (The Hypnosis)

– Miglior Sceneggiatura ad Asli Ozge per Black Box

 

Tra i film della sezione Progressive Cinema, gli spettatori hanno assegnato il Premio del Pubblico a C’è ancora domani di Paola Cortellesi mentre il Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior Commedia, (scelta fra i titoli delle sezioni Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public) è andato a Jules di Marc Turtletaub.

https://youtu.be/g0OMZGs2ReM?si=vqoZRXRbReDBD9FK

I Premi speciali della Giuria, proposti dal Presidente a scelta fra le categorie SceneggiaturaFotografia, Montaggio e Colonna Sonora Originale, sono andati a:

Ashil (Achilles) di Farhad Delaram; C’è ancora domani di Paola Cortellesi; The Monk and The Gun di Pawo Choyning Dorji.

Il vincitore del Premio Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas, scelto fra i titoli delle sezioni Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public, è stato attribuito a Cottontail di Patrick Dickinson.

Sono state inoltre assegnate due Menzioni Speciali Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas a C’è ancora domani e Avant que les flammes ne s’eteignent (After the Fire) di Mehdi Fikri.

Il Premio alla Carriera 2023 è andato ad Isabella Rossellini ed al geniale compositore nipponico Shigeru Umebayashi, cui dobbiamo – tra gli altri –  il tema (di struggente bellezza) di quel diamante uscito nel 2000 ed intitolato In the Mood for Love scritto, diretto e prodotto dal sommo maestro Wong Kar-wai.

Il Premio Progressive alla Carriera è andato ad Haley Bennett (Widow Clicquot) ed a Camila Morrone (Gonzo Girl).

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