Silent Night – Il silenzio della vendetta è l’ultimo film del maestro Johh Woo, nelle sale italiane dal 30 Novembre distribuito grazie alla lungimiranza di Plaion Pictures.
Una pellicola intrisa di pura vendetta ed interpretata da un intenso Joel Kinnaman.
La storia, nella sua semplicità, ci narra la vita di un uomo tranquillo, operaio, felicemente sposato e con un figlio di 6 anni per cui stravede come tutti i padri. Il suo quartiere non è uno dei più tranquilli e, proprio il giorno di Natale, durante una sparatoria fra bande di spacciatori sudamericani…
Questo evento innesca la narrazione che ci viene raccontata attraverso continui flashback.
Silent Night è stato prodotto da Basil Iwanyk ed Erica Lee, gli stessi del franchise John Wick, i quali hanno scelto proprio il maestro del cinema cinese che ci ha regalato capolavori del cinema action made in Hong Kong come The Killer (1989) e Hard Boiled (1992) per poi approdare ad Hollywood, dirigendo sempre pellicole d’azione di grande successo come Paycheck e perfino Mission Impossible II su richiesta diretta dello stesso Tom Cruise.
La spietata vendetta del padre, che vediamo passare attraverso il più classico addestramento cinematografico (da uomo della strada a killer sanguinario nell’arco di un anno) culminerà nella lucida follia che lo porterà a programmare la propria vendetta natalizia.
Dialoghi azzerati, da cui il double meaning del titolo originale, scene mozzafiato con inseguimenti automobilistici che fanno impallidire l’ipercommerciale saga di Fast and Furious, ci mostrano ancora l’anziano maestro Woo perfettamente a suo agio con il genere che lo ha reso famoso e Kinnaman, che troviamo anche nei panni di produttore esecutivo, si immedesima perfettamente nella logica della vendetta senza alcuna pietà.
Ci viene da riflettere sull’attuale situazione di guerra nel mondo, spinta da spirali di vendetta perenni; la violenza di Woo, ricolma di pallottole, nasconde sempre il lato umano della tragedia.
Consiglio decisamente questo splendido film a coloro che già temono l’incubo dell’incontro con i parenti durante le feste, raccontato splendidamente dal grande Mario Monicelli in Parenti Serpenti (1992); qui il regista ha aperto la valvola di sfogo a coloro che meditano, da sempre, una vendetta esemplare.
In realtà, il 77enne John Woo ha “semplicemente” e mirabilmente svolto il suo compito in modo diligente, seguendo le indicazioni dei produttori ma senza quei marchi di fabbrica tipici delle sue pellicole come lo slow motion o lo stallo alla messicana.
Per coloro che odiano le festività natalizie, Silent Night è il film perfetto per il calendario dell’avvento.
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