C’era una volta e c’è tuttora… una grande quercia, vecchia ben 210 anni, diventata pilastro e punto di riferimento per un intero microuniverso di piccoli abitanti. Qui, lo scoiattolo raccoglie le sue provviste, le formiche edificano i loro regni e il topo selvatico trova riparo dal famelico rapace.
Loro e molti altri sono i teneri protagonisti di una vibrante avventura per tutta la famiglia, una emozionante ode alla vita in cui la natura racconta se stessa: la propria bellezza, le proprie sfide e le splendide giornate di sole che sempre seguono i più violenti acquazzoni.
Quando si possiede il talento di Laurent Charbonnier ed il supporto produttivo di Michel Seydoux, la Natura diventa il film della vita.
La quercia e i suoi abitanti (2022), distribuito nelle sale italiane il 25 Gennaio da I Wonder Pictures, in collaborazione con Unipol Biografilm Collection è semplicemente… di una bellezza struggente.
“Considerata la regina degli alberi, la quercia simboleggia la potenza e la longevità: è l’albero più grande e maestoso delle nostre foreste dell’emisfero settentrionale. Per molti è sinonimo di speranza nella vita per le generazioni future.
Una quercia centenaria ed il suo ecosistema sono al centro dell’azione di questo film. Più che un essere vivente vegetale, è un habitat.
Qui vivono e collaborano molte specie animali, vegetali, minerali e miceli.
‘La Quercia’ è il luogo in cui la storia di vari personaggi si svolge attraverso le stagioni. In questa monade vegetale, hanno tutti il proprio ruolo.
Ognuno ha il proprio spazio all’interno dell’albero: in alto, la ghiandaia, una vera custode, avverte tutto dei pericoli, ai piani bassi, lo scoiattolo è il capo indiscusso dell’albero e nel sottosuolo, i topini hanno rischiato di vedere la loro tana sommersa dalla grandinata di una violenta tempesta estiva. Devono ritrovare tutti i membri della loro famiglia prima di fare le provviste di ghiande per l’inverno. I balanini della quercia, minuscoli curculionidi, sono stati meno fortunati davanti a queste intemperie.
Per la loro grandezza, hanno vissuto il più terribile tsunami che l’umanità abbia mai conosciuto ma… altri pericoli minacciano gli abitanti della quercia, in una suspense vertiginosa degna delle storie di Hitchcock.
Le risorse vitali dell’albero attirano ogni tipo di avidità.
Lo spettatore diventa testimone delle straordinarie storie che si svolgono dentro e intorno alla quercia. Unitamente, la riproduzione deve avere luogo per perpetuare le specie e la biodiversità di questo ecosistema. Risuonerà la sinfonia delle nascite, ma non senza difficoltà.
La quercia offre la vita ai suoi simili, ma dipende da loro perché la sua produzione di ghiande sia prospera. La nascita di un nuovo albero è il risultato di un equilibrio fragile. La vita di una ‘ghianda particolare’ con una ‘macchia rossa’ è proposta come una mise en abîme del ciclo della quercia.
Questa ghianda macchiata, una volta caduta dall’albero, marcirà, sarà mangiata dai cinghiali o dispersa dalle ghiandaie?
O forse sarà lo scoiattolo ad occuparsene…
Le storie della ‘Quercia’ illustrano uno spettacolo di selvaggia bellezza, come una lettura tutta nuova dei segreti della nostra biodiversità, da far scoprire, conoscere e diffondere, vista la sua vicinanza e fragilità.
Cosa fanno un autore-regista naturalista appassionato e un produttore cinematografico esperto quando si incontrano? Beh, si raccontano storie! È proprio l’incontro di destini paralleli, con il desiderio di condividere la propria passione col maggior numero di persone possibile, che ha permesso la realizzazione di questo film oggi.
Abbiamo entrambi una sensibilità particolare per la natura.
Oltre al desiderio estetico che guida questo progetto, ad unirci è essenzialmente il desiderio etico di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare il nostro patrimonio naturale. Il mondo sensoriale e poetico della regina degli alberi è un vettore ideale e molto vicino a noi per raccontare storie toccanti, vive e comprensibili, come tutte le grandi storie del cinema.
Gli alberi, e in particolare la quercia, hanno la capacità di definire, comunicare e persino di esercitare un’influenza in quanto simbolo.
E ci sono voluti circa dieci anni per sviluppare l’idea di realizzare un progetto di questa portata. Grazie anche alla partecipazione di Michel Fessler (La marcia dei pinguini) alla scrittura della sceneggiatura e di Vincent Copéret all’elaborazione dello storyboard, siamo riusciti a costruire un film ambizioso sulla Natura”.
La quercia e i suoi abitanti è uno dei progetti più belli e meglio realizzati degli ultimi vent’anni e deve essere visto sul grande schermo.
Un diamante raro.
Una visione imperdibile.
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