Dune – Parte Due, è uscito al cinema oggi, 28 Febbraio, distribuito da Warner Bros Italy, in ritardo sull’uscita prevista, a causa dello sciopero degli attori negli Stati Uniti.
Il film, diretto da Denis Villeneuve, è semplicemente un capolavoro.
L’arco narrativo di Dune era decisamente complesso al pari del suo libro scritto da Frank Herbert nel 1965, un’opera decisamente avanti nel tempo con la sua storia che riflette ormai la nostra drammatica attualità.
Dopo un tentativo fallito da parte di Alejandro Jodorowsky, riuscito solo in parte a David Lynch nel lontano 1984, e due interessanti miniserie televisive degli anni 2000, Dune finalmente ha trovato la sua realizzazione cinematografica più grandiosa, e Villeneuve in realtà pensa già ora ad un futuro sequel (visto che i libri del ciclo Dune sono ben sei).
Se la prima parte era risultata per una parte del pubblico complicata, a causa dell’introduzione della storia e dei numerosi personaggi, qui si arriva al suo compimento ed il regista sfoggia tutto il suo campionario autoriale grazie all’ausilio di una perfetta squadra cinematografica e di un cast perfetto, arrivando in alcuni momenti a toccare i vertici in particolari sequenze dove l’assoluta perfezione cinematografica coinvolge lo spettatore in una vera e propria esperienza visiva e sonora per due ore e 46 minuti che al termine lasciano la voglia di vedere subito l’eventuale sequel.
La storia riparte esattamente dal punto dove l’avevamo lasciata: Paul Atreides (Timothée Chalamet) e sua madre Lady Jessica (Rebecca Ferguson) si sono uniti al popolo di Arrakis, i Fremen ed ora sono in fuga.
La missione di Paul: contrastare la raccolta della spezia da parte dagli Harkonnen e vendicare lo sterminio della sua famiglia.
Nell’evolversi della storia, incontreremo l’imperatore artefice della fine di casa Atreides (interpretato da uno straordinario Christopher Walken, una scelta fortemente voluta dal regista), ritrovando tutte le scelte tematiche del libro già assaporate nella prima parte: fanatismo religioso, politica, vendetta, linee di sangue, ecologia.
Elementi che si fondono più che mai con l’attualità moderna tanto da far sembrare il romanzo di Herbert scritto pochi mesi fa.
Fotografia impeccabile ad opera di Greig Fraser e colonna sonora ad opera del geniale Hans Zimmer (racconta il regista che Zimmer non ha mai smesso di comporre tra un film e l’altro, inviandogli partiture su partiture), il supervisore degli effetti visivi Paul Lambert ed il supervisore degli effetti speciali Gerd Nefzer che sono sinceramente andati ben oltre il loro onesto lavoro rasentando la perfezione tecnica.
Dobbiamo segnalare in particolare, una delle scene visive più incredibili: quella del pianeta degli Harkonnen che ci viene mostrato con il suo sole nero e la pellicola viene totalmente saturata da un bianco e nero surreale che contrasta con la sabbia e i colori di Arrakis vista fin a quel momento; una scena impossibile da descrivere a parole ma che avvolge lo spettatore.
Gli effetti sonori scelti fanno tremare la poltrona della sala e vi consigliamo ancora una volta assolutamente di trovare la giusta location attrezzata per questa meravigliosa esperienza visiva e sonora perché di tale si tratta.
Tutta la complessità del libro viene restituita con le giuste differenti interpretazioni e sensibilità del regista, primo fan della sua opera, visto che il libro lo aveva appassionato sin da giovanissimo.
Il cast imponente vede, in aggiunta rispetto alla prima parte: Florence Pough, nel ruolo della Principessa Irulan Corrino; Christopher Walken nei panni dell’Imperatore Shaddam IV; Léa Seydoux è Margot Fenring; e Austin Butler nel ruolo dei ruoli con il violento sociopatico Feyd-Rautha Harkonnen.
Villeneuve, però, non ha dimenticato i suoi protagonisti e alla fine la storia di amore di Paul e Chani (Zendaya) prende gran parte della storia alternandosi con la lotta contro gli Harkonnen, le trame delle Bene Gesserit il pragmatismo dell’Imperatore.
Paul Atreides è il nuovo messia nella storia, un ruolo che vuole rifiutare, ma che alla fine dovrà accettare per compiere il suo destino e quello della profezia.
Potremmo continuare con tutta una serie di sperticati elogi gridando ancora una volta al capolavoro per questa opera che si pone ora nella sua completezza come il maggiore e più importante Film di Fantascienza del XXI secolo ma è sinceramente superfluo scrivere ancora.
Con la voce imperiosa delle Bene Gesserit vi esortiamo ad andare al cinema a godervi questa incredibile esperienza.
Dune – Parte Due è il Kwisatz Haderach del Cinema di Fantascienza.
Correte al cinema!
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