Nelle sale italiane dal 23 Maggio, Io e il secco, lungometraggio d’esordio di Gianluca Santoni, distribuito da Europictures… è una splendida sorpresa.
Già premiata ad Alice nella Città 2023, la produzione – Ines Vasiljević e Stefano Sardo per Nightswim con Rai Cinema, in coproduzione con Antitalent ed in associazione con Sajama Films. annovera nel cast: il bravissimo Andrea Lattanzi nei panni del Secco, Francesco Lombardo, Barbara Ronchi, Andrea Sartoretti e Swamy Rotolo.
La sceneggiatura, tratta da un racconto originale vincitore del Premio Solinas, è stata scritta da Michela Straniero insieme allo stesso regista.
Il film ha aperto – Martedì 7 Maggio – il Riviera Film Festival a Sestri Levante (GE), come unico lungometraggio italiano in Concorso e con una giuria che includeva, tra gli altri, i Premi Oscar Susan Sarandon e Pietro Scalia.
La proiezione si è tenuta al Cinema Ariston, alla presenza in sala del regista Gianluca Santoni, degli interpreti Barbara Ronchi, Andrea Lattanzi e Andrea Sartoretti, insieme al produttore Stefano Sardo.
Il giorno successivo, Mercoledì 8 Maggio, Io e il secco è stato proiettato, come Evento Speciale di pre-apertura, al Bellaria Film Festival.
Davide Pavanello, in arte Dade, ha firmato la sua prima colonna sonora originale per Io e il secco.
Prima bassista dei Linea 77 e poi nella band di Salmo, Dade è un produttore che si muove con agilità fra i generi. La soundtrack include anche un classico della musica italiana, Sere Nere di Tiziano Ferro, re-interpretata in chiave intimista dai Santi Francesi.
Il film, realizzato con il contributo del MIC – Ministero della Cultura ed il sostegno della Regione Emilia- Romagna attraverso l’Emilia-Romagna Film Commission, narra la storia di Denni, dieci anni ed una missione da compiere: salvare sua madre dalla violenza di suo padre.
Lui è piccolo e non può farcela da solo; ciò lo spinge a chiedere l’aiuto di un temibile super-killer: il Secco.
L’incontro tra Denni ed il Secco cambierà per sempre la vita di entrambi, dando vita ad un’avventura che oscilla tra dramma e commedia, un buddy movie “ad altezza bambino”, in bilico tra la fantasia ed una durissima realtà che il regista sapientemente non ci nasconde.
I due vivranno un’esperienza che li porterà ad interrogarsi sul senso dell’esistenza, sui valori e l’importanza della famiglia (senza, ed era ora, stucchevoli e desuete retoriche all’italiana), sulla paura che deriva dal vedere fratelli, madri, padri come esseri umani fallibili.
Una boccata d’aria fresca che aspettavamo da tempo in una cinematografica autoassolutoria e buonista come la nostra.
Un film che avrebbe tranquillamente potuto girare un cineasta indie americano… e lo scrivo come un sincero complimento.
Menzione speciale per il piccolo quanto meraviglioso Francesco Lombardo (alla sua prima esperienza cinematogerafica), nei difficilissimi panni di Denni, il bimbo italiano più tenero e coinvolgente che sia apparso sullo schermo nel 2024.
Una visione altamente consigliata.
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