Fuga in Normandia di Oliver Parker sarà al cinema dal 20 Giugno, distribuito da Lucky Red.

Ispirato a fatti realmente accaduti, il film vede protagonisti la grande Glenda Jackson, scomparsa il 15 Giugno 2023 ed il leggendario Michael Caine (91 anni) che ha recentemente annunciato il proprio ritiro dalle scene.

The Great Escaper mette in scena la “grande fuga” dell’ottantenne Bernie Jordan che, per il 70° anniversario dello Sbarco in Normandia, scappa dalla casa di riposo in cui vive con la moglie per unirsi ad altri veterani di guerra e commemorare insieme a loro i compagni caduti.

La notizia fa il giro del mondo ed il veterano finisce in prima pagina ma questa sarà soltanto una parte della storia…

Bernie Jordan (Michael Caine) ha 89 anni e vive con la moglie (Glenda Jackson), gravemente malata, in una casa di riposo ove vengono amorevolmente accuditi; lui è un veterano della Marina Inglese ed ha partecipato, nel 1944, allo sbarco in Normandia.

L’anniversario si sta avvicinando e ci saranno grandi celebrazioni, con la partecipazione della Regina Elisabetta e di tutti i capi di Stato ma è tardi e i posti per partecipare con il gruppo di veterani si sono esauriti ma Bernie non si arrende e, incoraggiato dalla moglie che non vorrebbe mai lasciare da sola,  si imbarca in fuga solitaria verso le spiagge della Normandia.

Bernie ha una missione da compiere e nulla potrà fermarlo.

La narrazione filmica è di qualità elevatissima, grazie alla recitazione di due vere e proprie leggende britanniche del grande schermo: il due volte Premio Oscar Glenda Jackson, scomparsa all’età di 87 anni il 15 Giugno del 2023 e Michael Caine ormai giunto a 91 anni ed ancora con noi.

Una carriera fatta di Oscar ed altri innumerevoli premi, Caine ci regala il suo ultimo ruolo interpretando un “personaggio” realmente accaduto e dando volto, voce (come mai si è visto prima al cinema), anche a coloro che hanno perso la vita su quei lidi il fatidico 6 Giugno 1944.

In Salvate il soldato Ryan, la terribile ricostruzione della carneficina su Omaha Beach diretta da Spielberg aveva dato vita ad una delle più efficaci ricostruzioni del genere; Fuga in Normandia ci mostra, invece, attraverso molteplici flashback, le spiagge Sword.

Il protagonista è alla ricerca di quel caduto, avendo sempre davanti ai suoi occhi quel fatidico giorno e vuole dargli l’ultimo saluto sulla sua tomba in terra francese; questa storia si dipana attraverso i volti degli anziani attori che ci regalano l’ultimo ruolo della vita, quello legato alla vecchiaia ed alla morte.

Lo straziante grido di Bernie all’interno del cimitero britannico, ad imperitura memoria dell’inutile sacrificio, è uno dei più potenti messaggi pacifisti mai visti sul grande schermo.

Fuga in Normandia giunge, proprio come lo sbarco, con una forza dirompente e quel tocco di humor britannico che non guasta mai.

Una sceneggiatura ben scritta, ottime direzioni di regia e due giganti del cinema che hanno deciso di offrirci il loro ultimo saluto filmico con disarmante semplicità, mostrandoci fino alla fine i segni della vecchiaia ma anche quelli dell’amore per la recitazione.

Un film da non perdere. Per nessuna ragione.

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