La memoria dell’assassino di Michael Keaton, è giunto nelle sale italiane il 4 Luglio al cinema, distribuito da Eagle Pictures.

Questa è la seconda prova alla regia per Keaton, in attesa del ritorno nei panni di Beetlejuice che aprirà l’81° Mostra del Cinema di Venezia sotto la direzione del grandissimo Tim Burton.

John Knox (Michael Keaton) è un sicario cui è stata diagnosticata una malattia irreversibile che gli fa perdere, progressivamente e rapidamente, la memoria.

Il figlio Miles (James Marsden), con cui ha rapporti tesi, chiede improvvisamente il suo aiuto: ha commesso un terribile crimine e chiede a Knox di farne sparire le prove.

Aiutato dal suo fidato amico Xavier (Al Pacino) Knox affronterà l’acuta detective Ikari (Suzy Nakamura), cercando di risolvere la situazione, in una lotta contro il tempo e con il ticchettio della mente in rapido deterioramento.

Dopo il suo debutto con The Merry Gentleman (2008), Keaton riprende un tema caro a molti registi, quello della perdita della memoria e del crimine.

Se, con Remember, Atom Egoyan aveva ripreso il tema della Shoah legato alla malattia di Alzheimer, La memoria dell’assassino (sceneggiatura di Gregory Portier) si rifà decisamente al classico Vendicami di Jonnie To, con il grandissimo, compianto, Johnny Hallyday.

Momento dolente: il registro noir della pellicola cerca, grazie alla buona fotografia di Marshall Adams, di trasmetterci la giusta atmosfera ma la narrazione privilegia (troppo) i dialoghi e ci impone un’eccessiva, quanto lenta, evoluzione della vicenda.

I pochi colpi di scena fanno di questa seconda regia di Keaton un buon esercizio di stile che si lascia guardare ma, al tempo stesso, dimenticare con la stessa velocità con cui si deteriora la memoria del protagonista.

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