Prodotto da Arad Productions, Picturestart, Gearbox Software e 2K Games, Borderlands di Eli Roth è nelle sale italiane dal 7 Agosto, distribuito da Eagle Pictures.

Si tratta del primo live-action dedicato all’omonima saga videoludica nata nel 2009.

Tra i molti pianeti conosciuti dell’universo, uno dei più famosi è sicuramente Pandora, nominato così per un motivo ben preciso: come il vaso mitologico, questo mondo ha al suo interno un qualcosa che, se individuato ed aperto, può portare ad una vera rivoluzione nelle galassie.

Parliamo della Cripta degli Eridiani, il luogo ove è custodita della tecnologia incredibile e, proprio per questa ragione, Pandora è diventato uno dei luoghi spaziali più pericolosi in cui ritrovarsi, soprattutto per i giovani come Tiny Tina (Ariana Greenblatt), la quale è stata rapita e portata su quel pianeta.

Quest’ultima è anche la figlia del ricco e potente Atlas (Édgar Ramírez) che, pur di ritrovarla, decide di ingaggiare la fenomenale cacciatrice di taglie Lilith (Cate Blanchett). La combattente accetta controvoglia l’incarico e, una volta su Pandora, ci mette poco a scoprire che la situazione è ben diversa da quella che le aveva descritto Atlas…

Diretto da Eli Roth (attore in Bastardi senza gloria e regista di film horror come Hostel e The Green Inferno) Borderlands non ha riscontrato fin da subito grandi apprezzamenti dalle anteprime pubblico+stampa ed i motivi vertono soprattutto su questo punto: troppe differenze rispetto al videogioco originale; gli adattamenti sono sempre complicati e quelli videoludici sembrano esserlo ancora di più, quindi non è insolito leggere di queste delusioni.

Magari ci sarà anche qualche affezionato videogiocatore cui questo live-action piacerà ma tale lungometraggio sembra più adatto a coloro che non si sono mai approcciati al gioco, i quali potranno gustarsi il prodotto da zero, per una serie di ragioni che, cinematograficamente parlando, sono più che valide.

Borderlands, oltre ad avere una regia decisamente frizzante ed una buona dose di ironia, tra continue sparatorie ed inseguimenti, ti fa subito pensare agli ultimi lungometraggi di Dune e Mad Max, per le ambientazioni futuristiche, post-apocalittiche e piene di pericoli tra i quali citiamo degli umanoidi piuttosto forti ed inquietanti (i banditi Psycho assomigliano molto ai figli della guerra di Immortan Joe).

Al contrario dei lavori di Denis Villeneuve e George Miller, Borderlands ci appare fin da subito meno drammatico, più spensierato e colorato, insomma, una cosa molto simile ai nuovi Jumanji di Jake Kasdan, anche per il fatto che del cast – decisamente stellare –  fanno parte Kevin Hart (il soldato Roland) e Jack Black (voce dell’esuberante robottino Claptrap).

Oltre a loro, è doveroso citare anche il resto della squadra che annovera pezzi da novanta come: Jamie Lee Curtis (Tannis), Florian Munteanu (Krieg), Gina Gershon (Moxxi) e Haley Bennett (Krom); senza dimenticare l’ennesimo grande doppiaggio italiano, con un particolare che farà, molto probabilmente, felici i gamer nostrani.

La versione italiana è stata affidata a Roberto Chevalier (storico doppiatore di Tom Cruise) che non ha diretto soltanto le voci abituali di Cate Blanchett, Kevin Hart e Jamie Lee Curtis, ossia Emanuela Rossi, Nanni Baldini ed Anna Rita Pasanisi ma anche quella storica di Claptrap, Claudio Ridolfo (noto principalmente per aver donato la voce italiana a Tensing in Dragon Ball ed al primo Power Ranger blu), che è tornato a prestare la voce al “robottino”, dopo averlo fatto per lungo tempo per i videogame.

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