7-17 Agosto 2024
11 intensissimi giorni che sono sembrati 100… che sono volati via in 1 secondo.
Tra i moltissimi talenti che hanno “calcato i palchi” dell’Edizione 2024, impossibile non citare: Mélanie Laurent e Guillaume Canet,
Irène Jacob, Shah Rukh Khan, il nostro Luca Marinelli in giuria, il talento visionario (rivolto ai bimbi di tutto il mondo) di Claude Barras (Sauvages), l’uomo dei Suoni, Mr. Ben Burtt, il brillante cineasta svizzero Ramon Zürcher.
Gli attori, i registi, i produttori dei film d’autore più belli che la Terra abbia da offrire che soltanto qui a Locarno trovano spazio e, incrociando tutto, anche una distribuzione nelle sale.
Nessuna inibizione, censura e piaggeria nei confronti del pubblico che è stato messo di fronte al mondo reale, nel modo più onesto e sincero possibile.
Impossibile non menzionare, a tale proposito, il potente quanto durissimo Les enfants rouges del regista tunisino Lotfi Achour che ha portato sul grande schermo una tragica vicenda realmente accaduta nel suo paese, con sensibilità e padronanza tecnica, facendoci immergere nelle vicende narrate attraverso gli sguardi e le parole dei giovanissimi protagonisti.
L’Italia ha brillato con Luce, la bella opera seconda di Silvia Luzi e Luca Bellino in Concorso ed il premiato ritorno a Locarno (Fuori Concorso) di Marco Tullio Giordana con il suo La vita accanto, dal 22 Agosto nelle sale italiane.
La Terra è stata rappresentata in ogni suo angolo, da brillanti cineasti (le donne e i giovani l’hanno fatta da padrone… ed è proprio bello quando le cose vanno così) che hanno indagato i rapporti interpersonali, la violenza (esterna e domestica), le famiglie disfunzionali, l’amore, la guerra e le sue ferite… spesso indelebili e con la quali bisogna, forzatamente, imparare a convivere.
Il pittore e regista Michael Dweck ed il Direttore della Fotografia Gregory Kershaw ci hanno regalato un meraviglioso viaggio nella comunità cowboy della regione di Salta, in Argentina con il loro intensamente vivido Gaucho Gaucho…
… mentre abbiamo potuto assistere ad una pletora di splendidi cortometraggi come l’inquietante quanto suggestivo e coinvolgente Linnud läinud della brillante regista estone Anu-Laura Tuttelberg che ci ha fatto incontrare una ragazza di porcellana che vaga in un ambiente nordico popolato da creature che non dialogano.
Menzione speciale, è proprio il caso di dirlo, per la pregevole selezione di 7 documentari che, come vuole la tradizione, la Semaine de la Critique offre ogni anno agli spettatori di Locarno.
Dulcis in fundo… il prezioso Locarno Kids!
Centinaia di bimbi che parlano lingue diverse ed hanno in comune la passione per la settima arte. Per loro e per i loro genitori, il Festival di Locarno ha avuto in serbo chicche preziose che hanno decisamente allietato anche lo sguardo ed il cuore del sottoscritto. 🙂
Come non sciogliersi, infatti, di fronte agli storici cortometraggi di animazione di Claude Barras o all’irresistibile Akiko, la scimmietta volante più tenera e coraggiosa mai apparsa sul grande schermo? 🙂
Questa 77a edizione rimarrà per sempre nel mio cuore.
Grazie, Locarno!
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