Ci sono attori, attrici e registi che per me sono garanzia di qualità filmica.
In The Room Next Door di Pedro Almodovar, suo primo film girato in lingua inglese negli USA che sarà nei cinema spagnoli il 18 Ottobre, in UK il 25 Ottobre ed in Italia i primi di Dicembre, distribuito da Warner Bros, Julianne Moore e Tilda Swinton mi portano al cinema ad occhi chiusi perché qualsiasi sia la storia… so già che non mi deluderà.
Qui alla Mostra del cinema di Venezia ho anche avuto il privilegio di vederle insieme dal vivo.
Due Oscar alle spalle – il primo per Tutto su mia madre (1999), il secondo per la sceneggiatura di Parla con lei (2003) – il maestro del cinema spagnolo, regista sceneggiatore, scrittore, produttore e musicista, è tornato al Lido con una sfida che coltivava da tempo: realizzare un lungometraggio in lingua inglese.
Per farlo, ha scelto due stelle del firmamento hollywoodiano, Moore e Swinton; la seconda racconta: “Quando ho ricevuto la telefonata di Pedro che mi proponeva un film, mio marito ha urlato dall’altra stanza “dì di sì”. E così ho fatto, senza conoscere lo script, il mio ruolo, insomma senza sapere niente. Ero disposta persino a imparare lo spagnolo.”.
The Room Next Door si svolge in parte a New York ed in parte nel New England.
Si tratta di una storia al femminile, quella di due donne: Martha (Swinton) ed Ingrid (Moore).
La prima è una reporter di guerra ed una madre anaffettiva, distante, divisa dalla figlia da una profonda incomprensione.
La seconda è una scrittrice terrorizzata dalla morte, amica di vecchia data di Martha e testimone della dolorosa relazione tra madre e figlia.
Entrambe, per professione, raccontano, narrano, filmano le atrocità della guerra, tema che si conferma il leitmotiv di questo festival.
Ma qui c’è di più; si parla, infatti, della fine di una vita, del diritto di dire basta opposto all’attendere che sia il destino a decidere per noi.
L’eutanasia è un tema che sta molto a cuore a Pedro Almodóvar: “Uno deve poter decidere, in certe circostanze, soprattutto quando la vita offre ben poco, forse solo dolore, ha infatti commentato.”.
Nel cast del film, troviamo anche il grande John Turturro, Alessandro Nivola ed Esther McGregor, figlia di Ewan, presente alla mostra anche con Babygirl di Alina Reijn. La colonna sonora è di Alberto Iglesias, che conferma ancora una volta il sodalizio con Almodóvar.
Secondo Alberto Barbera, Direttore artistico della Biennale Cinema per il quarto anno consecutivo, sia Julianne Moore sia Tilda Swinton potrebbero essere candidate all’Oscar per questa loro preziosa interpretazione che, durante le riprese, ha commosso anche la troupe.
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