Taxi Monamour di Ciro De Caro si è aggiudicato il Premio del Pubblico Giornate degli Autori a Venezia 81.
Accolto da una standing ovation e dieci minuti di applausi alla sua premiére veneziana, il film è giunto nelle sale italiane il 4 Settembre, distribuito da Adler Entertainment.
“Essere l’unico italiano in concorso alle Giornate degli Autori era già un premio, vincere anche il premio del pubblico, per me che sono stato negli anni un assiduo frequentatore delle Giornate degli Autori come spettatore, è una gioia enorme”, ha dichiarato il regista.
“Mi auguro che anche il pubblico che sta andando a vedere il film nei cinema in questi giorni lo possa apprezzare così come lo ha apprezzato il pubblico della Mostra di Venezia”.
“Siamo grati al pubblico delle Giornate degli Autori per aver assegnato a Taxi Monamour un premio così importante e significativo”, affermano invece i produttori di KimeraFilm, MFF ed Adler Entertainment: “Ci auguriamo sia di buon auspicio per il percorso del film nelle sale italiane dove è appena uscito e sul mercato internazionale.
Ringraziamo le Giornate degli Autori per aver accolto il nostro lavoro e per il rispetto che nutrono verso il cinema d’autore. Un ringraziamento ulteriore a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del film e a chi sosterrà il film in sala”.
Taxi Monamour – la cui storia è nata prima del bellissimo Giulia (2021) che vi consiglio vivamente di recuperare – rappresenta il cinema italiano che noi cinefili appassionati vorremmo goderci in sala una volta la settimana, proprio come accadeva negli anni ’70, epoca d’oro della cinematografia nostrana.
Questa storia è palesemente contemporanea ma, allo stesso tempo, potrebbe tranquillamente essersi svolta 40 anni fa perché le dinamiche che intercorrono tra la le due protagoniste e le loro famiglie sono archetipiche, quindi assolute.
Scritto dal regista insieme alla sempre più brava ed affascinante Rosa Palasciano, il film narra la storia di Anna (interpretata dalla stessa Palasciano) e Nadiya (Yeva Sai, attrice ucraina nota al grande pubblico per Mare fuori); due donne all’apparenza diverse che, in fondo, si somigliano molto.
Anna, in conflitto con se stessa e la propria famiglia, affronta in dolorosa solitudine la propria malattia; Nadiya fugge da una guerra che la tiene lontana da casa ed è combattuta (è proprio il caso di scriverlo) sul da farsi.
Il loro fugace ma intensissimo incontro, i loro Due destini che si uniscono (per dirla alla Tiromancino) vengono interpretati e diretti con sensibilità e maestria degne del miglior Truffaut.
Ciro De Caro ci regala una struggente storia d’Amore (sorellanza, amicizia, attrazione) che vorremmo durasse per sempre ed invece, come nel grandissimo cinema d’autore europeo… si chiude sul più bello… come è giusto che sia.
Menzione speciale per la mamma e i fratelli di Anna. Che goduria quando il casting è fatto bene!
Se fossimo in USA, come spesso ribadisce il brillante Francesco Alò riguardo all’occasione mancata di una saga tratta da Lo chiamavano Jeeg Robot (di cui, tra l’altro, l’anno prossimo ricorrerà già il decennale), Taxi Monamour darebbe vita ad una meravigliosa serie tv… ed incrocio le dita che ciò accada perché sarebbe bellissimo.
Complimenti, quindi, a: Valerio Di Benedetto, Ivan Castiglione, Matteo Quinzi, Taras Synyshyn, Halyna Havryliv e Laurentina Guidotti.
Questo, signore e signori… è grande cinema.
Correte a vederlo!
+ There are no comments
Add yours