Cose che accadono sulla Terra di Michele Cinque, vincitore del Concorso Italiano al 65° Festival dei Popoli e distribuito nelle sale da Lazy Film, è un documentario che, con uno sguardo attento e profondo, esplora il delicato equilibrio tra l’uomo, la natura e l’ambiente.
Ambientato a circa 50 km dal Grande Raccordo Anulare, nel “selvaggio west italiano” dei Monti della Tolfa, racconta la storia di una famiglia di allevatori, composta da Francesca e Giulio, che si sforzano di continuare la tradizione secolare del pascolo brado, senza compromettere l’equilibrio ecologico.
Questo paesaggio, dove l’uomo e la natura convivono da secoli, è minacciato dalla desertificazione e dalle difficoltà legate alla siccità. Il film prende vita attraverso il dialogo tra madre e figlia, con la piccola Brianna di sei anni che, con innocenza e originalità, pone domande fondamentali sul futuro, spingendo lo spettatore a riflettere su temi urgenti come il cambiamento climatico e la sostenibilità.
Il cuore del film è la rivoluzione verde intrapresa dalla famiglia: una scelta che, pur radicata nella tradizione, guarda al futuro. Francesca e Giulio si rendono conto che il metodo del pascolo brado, tradizionalmente utilizzato dai butteri italiani, non è più sostenibile in un contesto di cambiamenti climatici estremi. La pratica del pascolo rigenerativo, un approccio che sta prendendo piede in Australia, Africa e negli Stati Uniti, diventa la loro risposta alla crescente desertificazione.
Invece di ricorrere a fertilizzanti chimici e pratiche agricole intensive, questa tecnica ottimizza l’interazione tra suolo, piante e animali, con benefici reciproci per l’ecosistema. Mimando il comportamento dei grandi erbivori selvatici, che migrano a causa delle stagioni e della predazione, il movimento continuo degli animali accelera la formazione dell’humus e promuove la rigenerazione del suolo, riducendo le emissioni di gas serra e sequestrando carbonio.
La tecnica, oltre a contrastare la desertificazione, offre una soluzione pratica e a basso costo contro i cambiamenti climatici, mettendo in evidenza l’importanza di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente.
Il film si confronta anche con il tema della presenza dei lupi, un argomento di grande attualità, poiché la Commissione Europea sta valutando una revisione dello status di protezione di questo predatore, la cui popolazione è in crescita in Europa. In Italia, si stima che ci siano circa 3.300 lupi, con un aumento evidente delle segnalazioni e degli attacchi alle greggi.
Nel racconto di Cose che accadono sulla Terra, il lupo diventa una figura ambigua: inizialmente considerato come un antagonista per la famiglia di allevatori, esso si trasforma in una metafora della condizione umana.
Il lupo risveglia paure ancestrali, ma anche un senso di appartenenza al mondo naturale e la necessità di assumersi la responsabilità della sua tutela. Con un tocco delicato, Michele Cinque costruisce un racconto che non si limita a mettere in luce le sfide ecologiche, ma invita anche a riflettere sul nostro rapporto con gli animali e con la Terra, spingendo lo spettatore a riconsiderare il proprio ruolo nell’ecosistema globale.
+ There are no comments
Add yours