Una barca in giardino di Jean-François Laguionie_Un gioiello prezioso

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Una barca in giardino_main

“La guerra era finita ma restavano ancora delle nuvole, come ostinate sbavature di carboncino su un disegno finito.”.

Una barca in giardino è l’ultima opera del veterano dell’animazione francese Jean-François Laguionie e possiamo ammirarla nelle sale italiane, dal 13 Febbraio, grazie a Trent Film.

Dopo averci regalato La tela animata e Le stagioni di Louise, l’85enne Laguionie ci immerge in una poetica narrazione di mare e paternità, con la delicatezza ed il talento di un grandissimo direttore d’orchestra.

Il regista e scrittore di Besançon esplora, infatti, con maestria e delicatezza, i temi dell’infanzia e della crescita, accompagnandoci in un viaggio intimo e poetico, vissuto attraverso gli occhi di un bambino affascinato dai grandi esploratori e dal mistero del mondo adulto. 

Presentato in anteprima, nella selezione ufficiale, al Festival di Cannes 2024 ed in concorso al 43° Festival del cinema d’Animazione di Annecy, il film è una storia emozionante, di splendida poesia, in cui viaggi immaginari e reali diventano la metafora dei legami tra genitori e figli.

La vicenda ha inizio nei primi anni Cinquanta, sulle rive del fiume Marna non lontano da Parigi; il piccolo François osserva con curiosità il progetto che sta prendendo vita nel suo giardino: il padre Pierre ha deciso di costruire l’esatta replica di Spray, la leggendaria imbarcazione del grandissimo Joshua Slocum, primo uomo a circumnavigare il globo navigando a vela in solitaria.

Mentre la costruzione procede, il giovane François passa dall’infanzia all’adolescenza, in una Francia segnata dal dopoguerra. 

Lo sguardo affettuoso e poetico da lui rivolto ai propri genitori ed in particolare lo struggente rapporto con il suo (apparentemente burbero e taciturno) papà, sarà la chiave utilizzata dal regista per farci comprendere il legame profondo che li lega.

La barca non rappresenta, infatti, un mero progetto di costruzione; è l’incarnazione fisica e metaforica di un sogno realizzato, un’avventura che, forse, gli permetterà di scoprire una rotta non ancora battuta, ove realtà e fantasia si intrecciano, tra il desiderio di partire e l’emozione di navigare verso l’ignoto.

Una visione, semplicemente… imperdibile.

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