Lee Miller di Ellen Kuras_Al cinema dal 13 marzo

Lee Miller di Ellen Kuras uscirà nelle sale italiane il 13 Marzo, distribuito da Vertice 360.
Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, questo biopic della fotografa, modella ed intellettuale Elizabeth “Lee” Miller Penrose ha vissuto un iter particolarmente lungo e travagliato.
Risale, infatti, addirittura al 2015 l’annuncio che la grandissima Kate Winslet avrebbe interpretato Lee Miller e sono trascorsi ben cinque anni prima che la regia venisse assegnata ad Ellen Kuras, brillante direttore della fotografia dello splendido Eternal Sunshine of the Spotless Mind.
Nel 2021, il cast è stato integrato con attori di rilievo quali Marion Cotillard, Andrea Riseborough e Josh O’Connor, mentre le riprese sono iniziate nel Settembre 2022 per terminare nel dicembre dello stesso anno.
D’altronde, la vita e le opere di Lee Miller sono molto complesse da rappresentare, trattandosi di un vortice di vitalità e creativa umanità in frenetico movimento: prima modella di enorme successo e frequentatrice di artisti incredibili, poi uno dei più grandi nomi della fotografia del ‘900.
La vita culturale parigina negli anni ’20 era in pieno fermento; il movimento surrealista stava nascendo e molti artisti confluivano nella capitale francese: Picasso, Andrè Breton, Paul Eluard, Max Ernst e le personalità facenti capo al circolo di Montparnasse. Era una città in cui si respirava un’atmosfera di elettrica libertà, ben diversa dalla New York dell’epoca, molto più aperta ed accogliente, in particolare per le donne.

In questo contesto decisamente speciale, avviene l’incontro seminale tra la nostra Lee Miller ed il grandissimo fotografo Man Ray che le consentirà di sviluppare appieno le proprie potenzialità artistiche, sino a sovvertire in seguito il modo stesso di concepire la fotografia.
Miller decide di giustapporre, provocatoriamente, i consueti soggetti iconografici al contesto bellico, incorniciando tra le macerie del blitz nazista su Londra una modella che indossa un completo Digby Morton o facendo indossare a due giovani modelle le maschere protettive distribuite dal servizio di difesa antiaerea… fino a collocare se stessa al centro di una delle di una delle immagini più paradossali della storia della fotografia (si veda l’incredibile Archivio Lee Miller): una donna che si lava nella vasca da bagno presente nell’appartamento di Hitler a Monaco.
Lee otterrà infatti, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l’incarico di coprire gli eventi bellici per l’edizione inglese della rivista Vogue (la cui direttrice è interpretata da un’ottima Andrea Riseborough) e, dopo il battesimo del fuoco sul fronte di Saint-Malo, seguirà – insieme all’amico e collega fotografo David E. Scherman (Andy Samberg) – la liberazione della Francia e dell’Europa da parte delle forze alleate.
Lei e Scherman sono tra i primi fotografi a entrare nei campi di sterminio a Buchenwald e Dachau, dove Lee sarà l’unica giornalista donna a poter documentare la tragedia e gli orrori dell’Olocausto.
Questo bellissimo film è ispirato all’opera Le molte vite di Lee Miller di Antony Penrose, figlio di Miller e dello scrittore surrealista Roland Penrose (intepretato nel film da Alexander Skarsgård). Il materiale raccolto per la stesura della biografia viene fornito, nel film, dalla stessa protagonista, ormai invecchiata, malata e distrutta dagli eccessi vissuti nel corso dei suoi settant’anni.
Il giovane che la ascolta, con attenzione e devozione, curandone l’enorme archivio iconografico (ben 60.000 immagini!) è interpretato dal sempre eccellente Josh O’Connor, dolente e misurato testimone di una vita che ha coinciso per larga parte con il terribile “Secolo breve” novecentesco.
Una visione da non perdere.