Irish Film Festa 2025_26-30 Marzo_Casa del Cinema di Roma

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The Spin

A quanto pare, persino il clima ha deciso di celebrare come merita la 16a edizione del Festival di Cinema Irlandese più bello d’Italia che ha preso il via ieri alla Casa del Cinema di Roma e continuerà ad allietarci sino a domenica 30 Marzo.

Irish Film Festa 2025 ci regala infatti ben 21 lungometraggi in anteprima italiana, 13 cortometraggi in concorso ed altre 11 opere, tra cui alcuni pregevoli documentari.

[Per il Programma completo delle proiezioni cliccate qui]

Numerosi gli ospiti presenti al festival: Eva Birthistle (Bad Sisters – In veste di regista esordiente con il suo Kathleen Is Here), Clare Dunne (Herself), Hazel Doupe, Peter Coonan, l’attore e comedian Pat Shortt (The Banshees of Inisherin), Paul Kennedy, Luke McManus, Dermot Malone e Ciaran McMenamin.

Menzione speciale per il documentario The Flats di Alessandra Celesia che vive a Belfast dal ‘97; premiato come Miglior Documentario agli IFTA Awards 2025 e candidato ai David di Donatello: una testimonianza profonda e disarmante dei traumi lasciati dal conflitto in Irlanda del Nord, girato nel quartiere popolare cattolico New Lodge di Belfast.

Da segnalare anche la ‘Proiezione speciale’ di Vanya, lo spettacolo teatrale tratto da Zio Vanya (radicale reinterpretazione del classico di Anton Cechov) filmato durante le performance ‘tutto esaurito’ del West End, con la regia di Sam Yates e lo straordinario attore irlandese Andrew Scott (Pride) che interpreta tutti i personaggi in scena.

Il poliedrico e comicissimo Pat Shortt
Il poliedrico e comicissimo Pat Shortt

Pat Shortt partecipa all’edizione 2025 di Irish Film Festa in una doppia veste: come regista del cortometraggio Warts & All ed interprete del dramma nordirlandese Dead Man’s Money.

Molti dei titoli in programma vedono la partecipazione di attrici facenti parte del cast della bellissima serie tv Derry Girls, che il pubblico potrà apprezzare sul grande schermo: Tara Lynne O’Neill (Mary), Katie Kiera Clarke (Zia Sarah), Siobhán McSweeney (la dissacrante preside Sister Michael) e Judith Roddy (la fascinosa professoressa De Brun).

La selezione di Cortometraggi in Concorso comprende 13 titoli, scelti tra oltre 200 candidati, tutti inconfondibilmente irlandesi ed in anteprima italiana: i Troubles nel Nord visti da un celebre fotografo di guerra giapponese, un racconto onirico della vita in campagna, l’incredibile squadra di basket di un minuscolo villaggio costiero, l’accoglienza dei rifugiati politici e i loro sogni, l’amore tra una madre e una figlia colpita da malattia.

Il Fondatore e Direttore Artistico di Irish Film Festa Susanna Pellis: “Irish Film Festa quest’anno è più che mai incentrato sugli attori che consideriamo il vero tesoro del cinema irlandese. Stavolta li vedremo all’opera anche dietro alla macchina da presa: si sono cimentati con la regia Pat Shortt, Paul Kennedy e la bad sister Eva Birthistle; li seguiremo per la prima volta anche a teatro, con la proiezione speciale di Vanya – produzione del National Theatre londinese – dove un prodigioso Andrew Scott interpreta tutti i ruoli.

Novità, quindi ma anche conferme, come lo spazio dedicato al documentario, con titoli che sono –  per motivi diversi – legati anche al nostro paese e quello per i cortometraggi, la cui selezione – con oltre 200 candidature ricevute – ci ha costretto a non poche rinunce.”.

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Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, con possibilità di posti riservati vincolata ad una piccola donazione a sostegno del Festival (trovate i dettagli sul sito).

IRISH FILM FESTA nasce nel 2007. Creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’Associazione culturale Archimedia, realizzato in collaborazione con il programma IFI International dell’Irish Film Institute; con il sostegno di Culture Ireland, Screen Ireland; con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia.

Sponsor: Intesa Sanpaolo.

Media Partner: Film Tv.

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I Lungometraggi

Dead Man’s Money di Paul Kennedy (Northern Ireland 2024, 82’)

Quando il ricco zio inizia a corteggiare la vedova Maureen, Henry teme di essere escluso dall’eredità. Con la moglie Pauline e un autista dal passato torbido, escogita un piano per evitare che la Vedova metta le mani sul patrimonio. Quando Pauline si fa prendere dai sensi di colpa, paura e sfiducia si insinuano nel trio innescando una serie di eventi senza ritorno.

Kathleen Is Here di Eva Birthistle (Ireland 2024, 94’)

Kathleen ha 18 anni e ha terminato il periodo di affido famigliare. Sua madre biologica è morta da poco, così fa ritorno nella cittadina natale per prendere possesso della casa di famiglia. Trova lavoro ed un’amica ma nella sua vita c’è un vuoto, che non può riempire con social o reality. Sola, alla disperata ricerca di una figura materna, si avvia su una china autodistruttiva. Cosa riserva il futuro, se il passato è tutto quello che si ha?

King Frankie di Dermot Malone (Ireland 2024, 95’)

Dopo la morte del padre, il tassista dublinese Frankie Burke è assalito dai fantasmi del passato: la visita inaspettata di una persona che non vedeva da anni lo riporta indietro nel tempo, in piena Celtic Tiger, all’interno di quell’hotel a cinque stelle dove tutto è andato storto.

The Spin di Michael Head (Northern Ireland 2024, 92’)

Amici di lunga data, Elvis e Dermot sono in difficoltà economica e stanno per essere sfrattati dal loro negozio di musica a Omagh. Venuti a conoscenza della messa in vendita di alcuni dischi che, all’insaputa dello stesso venditore, valgono una fortuna, intraprendono un viaggio verso Sud, per assicurarsi i pregiati vinili e salvare il negozio. Storia semi-autobiografica, The Spin è ispirato alle esperienze del musicista Mark McCausland.

Irish Classic / Tribute to Pat Shortt

Garage di Lenny Abrahamson (Ireland 2007, 85’)

Iosie, considerato un innocuo disadattato, e2 custode in una fatiscente stazione di servizio, alla periferia di una piccola cittadina. Non ha mai avuto ambizioni, amicizie o relazioni sentimentali; eppure, anche se vive isolato, non ha mai perso l’ottimismo. Nel corso di un’estate, però, la sua vita farà una brusca sterzata.

Proiezione speciale

Vanya (GB, 2023, 100’) – Filmato durante le performance che hanno fatto il “tutto esaurito” nel West End

Adattamento dello Zio Vanya di Anton Checkov, l’opera segue un gruppo di personaggi che vivono in una tenuta nella campagna russa, immobilizzati in una rete di amore e desiderio non corrisposti. Lo zio Vanya, al centro delle dinamiche familiari, sente di aver sprecato la vita al servizio dell’ex marito della madre defunta.

L’attore irlandese Andrew Scott dà vita alla galleria di personaggi esplorando il caleidoscopio delle emozioni umane, sfruttando il potere del legame tra attore e pubblico per addentrarsi nella psiche e nell’immaginario collettivo.

Documentari

In Search of Hy-Brasil / Ag Lorg Hy-Brasil di Martin Danneels (Ireland 2024, 81’)

Mitica, antica isola al largo della costa del Connemara, Hy-Brasil ha ispirato l’allestimento del padiglione irlandese alla Biennale di Architettura di Venezia 2023. I cinque architetti protagonisti dell’esposizione raccontano i concetti alla base del proprio lavoro, mentre scorrono straordinarie immagini di luoghi incontaminati e racconti sul rapporto umani-natura di alcuni abitanti di piccole isole.

North Circular di Luke McManus (Ireland 2022, 85’)

Un documentario musicale che percorre la North Circular Road di Dublino, strada che unisce alcuni dei luoghi più amati e malfamati del Paese. Il film tocca molti temi della storia della città e dell’isola, dal colonialismo alla salute mentale, fino alla lotta per l’emancipazione femminile, affrontando questioni di stringente attualità, con l’accompagnamento delle performance musicali degli artisti del posto.

The Flats di Alessandra Celesia (France, Belgium, Ireland, UK 2024, 114’)

Nel suo appartamento nelle torri di New Lodge, quartiere popolare cattolico di Belfast fra i più segnati dal conflitto, Joe rievoca i traumi vissuti durante i Troubles. I suoi amici e vicini di casa Jolene, Sean, Angie, si uniscono a lui in un processo di rivisitazione collettiva delle dure vicende che hanno plasmato le loro vite.

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