Sotto le foglie di François Ozon_In sala dal 10 Aprile

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Sotto le foglie – titolo originale Quand vient l’automne – dell’acclamato regista parigino François Ozon, presentato in anteprima italiana a Rendez-Vous 2025, è nelle sale italiane dal 10 Aprile grazie a Bim distribuzione.

Un bel film d’autore, in cui il regista gioca tra ricordi personali e intrecci noir collocandoli in un villaggio rurale della Francia, dove due amiche e colleghe da una vita, divenute anziane, trascorrono un’esistenza di provincia apparentemente tranquilla: cucinano, fanno la spesa, coltivano l’orto e prendono il caffè insieme.

Il momento clou della vicenda rimanda ad un episodio realmente vissuto da Ozon: una pietanza a base di funghi, raccolti e cucinati, provocherà conseguenze tanto imprevedibili quanto nefaste sui personaggi in scena.

“La storia dei funghi velenosi mi è venuta dalla mia storia personale – afferma Ozon – Quando ero bambino, una delle mie zie aveva organizzato un pranzo di famiglia per il quale aveva cucinato dei funghi che aveva raccolto lei stessa. Durante la notte ci eravamo sentiti tutti male tranne lei che non li aveva mangiati.

Quella storia mi aveva affascinato e avevo sospettato che mia zia, una donna tanto gentile e affettuosa, avesse voluto avvelenare tutta la famiglia (cosa che sotto sotto era il mio più grande desiderio all’epoca)! Sono partito da questa idea per creare un personaggio che in apparenza ha tutte le caratteristiche della «nonna che prepara le torte», ma che in sostanza potrebbe essere più inquietante dell’immagine che proietta.”

La bravissima Ludivine Sagnier
La bravissima Ludivine Sagnier

La protagonista femminile è Michelle (Hélène Vincent), nonna affettuosa del piccolo Lucas, con cui vorrebbe trascorrere le vacanze autunnali nella sua casa avita in Borgogna; peccato che la figlia Valérie (Ludivine Sagnier, musa di Ozon) sia contraria ed anzi molto contrariata nei suoi confronti per il suo non essere stata la madre che lei avrebbe desiderato.

Forse perché da giovane, per mantenere se stessa e la sua famiglia… Michelle ha svolto un mestiere inconfessabile?

Hélène Vincent, Pierre Lottin e Josiane Balasko
Hélène Vincent, Pierre Lottin e Josiane Balasko

Ecco quindi ombre inquietanti proiettarsi sul rapporto madre-figlia che diventerà un confronto-scontro tra grandi attrici.

Michelle condivide la quotidianità con la sua migliore amica e vicina di casa Marie-Claude (un’altra colonna del cinema francese, Josiane Balasko), anche a lei alle prese con un figlio difficile, Vincent (il bravo Pierre Lottin, visto di recente in L’orchestra stonata), uscito da poco di galera ma con una sana voglia di ricominciare.

Una storia delicata dalle molte sfaccettature, affidata da Ozon a protagoniste inconsuete: “Ho voluto filmare attrici di una certa età, mostrare la bellezza delle rughe sui loro volti, che riflettono il tempo che passa e le loro esperienze di vita. Sono sbalordito nel constatare come le persone anziane scompaiano alla nostra vista, sia nella società che sugli schermi, e per contrasto ho avuto voglia di filmare attrici di 70-80 anni che mostrano con orgoglio e senza artifici la loro età”.

Oltre a questa particolare prospettiva attoriale, scelta dal cineasta divenuto famoso come Otto donne e un mistero – brillante commedia alla Georges Simenon – si trovano, in questa sua ultima opera, anche accenni di critica sociale molto garbata, sull’accettazione da parte della società contemporanea di coloro che sono finiti ai margini, magari per la semplice necessità di garantire un reddito a se stessi ed ai propri cari.

Una visione decisamente consigliata.

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