L’ospite d’eccezione della giornata dell’8 Maggio a La Nueva Ola 2025 è stata la regista svizzero-peruana Klaudia Reynicke, la quale ha introdotto alle 21.00, in anteprima italiana, il suo acclamato quanto splendido Reinas, in Concorso nella sezione La Nueva Ola Latinoamericana, dopo aver vinto il Premio del Pubblico al Festival di Locarno 2024 ed essere stato eletto Miglior Film nella sezione Generation Kplus della Berlinale 2024.
Uscito nelle sale italiane il 15 Maggio, grazie alla lungimiranza di Exit Media, il film è ambientato nella Lima del 1992, in pieno caos politico.
Nell’estate del 1992, a Lima, tutto accade molto velocemente. Lucía ed Aurora si preparano a lasciare definitivamente il loro paese insieme alla madre.
Per partire, però, hanno bisogno che Carlos, il padre che ha sempre evitato le responsabilità genitoriali, firmi i loro documenti di uscita.
A Carlos ha fatto comodo non fare il genitore ma ora, se vuole riconquistare l’amore delle sue regine, dovrà dimostrare di meritarsi concretamente un posto nelle loro vite prima che loro partano, forse per sempre, lasciando la propria dimora natia, gli amici… l’infanzia.
Destinazione: Minnesota.

Siamo di fronte ad un racconto profondo e luminoso su ciò che resta dell’infanzia quando tutto sta cambiando per sempre; Reinas è una storia di famiglia, di partenze, di radici e di quel filo invisibile che ci lega ai luoghi da cui veniamo, anche quando li lasciamo.
Il film è un intenso e a tratti assai doloroso, dramma di formazione; un potente racconto che oscilla tra memoria, identità e speranza.
Il Perù dei primi anni ’90 era un paese segnato dalla crisi economica, dalla lotta contro il terrorismo e da un clima politico instabile.
Quando, infatti, il presidente Alberto Fujimori compirà un “autogolpe” nel 1992, sciogliendo il Parlamento e sospendendo la Costituzione, le libertà civili verranno represse e crescerà il numero delle famiglie costrette a scegliere la dolorosa via dell’esilio, inseguendo un futuro più sicuro all’estero.
È in questo contesto che la brillante regista Klaudia Reynicke intreccia la propria storia personale – quella di una bambina che, come le protagoniste del film, ha lasciato il Perù per cercare una nuova vita altrove – con una narrazione cinematografica delicata, emozionante e sincera che, sin dalle prime scene, ci proietta di forza all’interno della storia, senza lasciarci mai sino ai titoli di coda.
Reinas è un viaggio intimo ed universale sulla separazione, il desiderio di appartenenza e la forza delle donne che, anche in mezzo al caos, trovano il coraggio di scegliere il proprio destino.
Questo è sicuramente un film di donne ma la mia menzione speciale non può che andare al bravissimo Gonzalo Molina che interpreta in modo mirabile il ruolo di Carlos, lo scapestrato ed immaturo papà assente che adora le proprie figlie (il titolo deriva dal suo chiamarle “regine” perché sono la cosa più importante della sua vita) e ci regala le scene più intensamente commoventi e cinematografiche di questo bellissimo film.
Al montaggio, l’italiana Paola Freddi (Another End, Iddu), mentre nel cast, nel ruolo della nonna, spicca la bravissima Susi Sánchez, volto storico del cinema di Pedro Almodóvar (La pelle che abito, Julieta, Dolor y Gloria) e Premio Goya 2019 come Miglior Attrice, affiancata da due straordinarie rivelazioni: le brillanti Abril Gjurinovic e Luana Vega che, nei panni delle due sorelle protagoniste, hanno incarnato con autenticità lo sguardo puro e ribelle dell’adolescenza.
Una visione da non perdere.
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