Amiche alle Cicladi di Marc Fitoussi

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Amiche alle Cicladi_middle_©Jerome-Prebois

Laure Calamy ed Olivia Côte

Amiche alle Cicladi di Marc Fitoussi sarà nelle sale italiane il 13 Febbraio, distribuito da Movies Inspired.

Complice un casting impeccabile, questa commediola leggera (a tratti agrodolce) affronta il tema della maturità sentimentale attraverso lo sguardo di tre donne molto diverse tra loro.

Senza nessuna pretesa di voler mutare la storia del cinema, e non si può che apprezzare la consapevolezza dei propri limiti, il regista ci regala quasi 2 ore di risate e situazioni surreali, con una Kristin Scott Thomas alla “Mamma mia” che credevamo di aver perso per sempre ed una Laure Calamy in stato di grazia che, nei panni dell’irresistibile e vulcanica Magalie, ci regala la 50enne che ogni uomo vorrebbe avere accanto a sé.

“Dopo Maman a tort, film invernale ed abbastanza disincantato, ho voluto scrivere una commedia ottimista e solare. Quasi naturalmente, mi è riaffiorato il ricordo di amicizie nate in gioventù. Siamo tentati di ritrovare i vecchi amici. Ci illudiamo di poter ridere di nuovo insieme, come a quindici anni, rompere la monotonia della nostra vita di adulti.

Personalmente, ho sempre pensato che la moda di usare dei siti per organizzare delle reunion fosse un’illusione. Dato che sono un po’ crudele in quello che mi piace raccontare, inizialmente avrei voluto far ritrovare due donne, ex migliori amiche trent’anni prima e che tutto andasse storto.

È vero.

Laure Calamy ed Olivia Côte

Tutta la mia cinefilia si è costruita intorno a loro; invece di citare i nomi di registi che mi avrebbero colpito, ho sempre preferito parlare delle attrici che mi avevano commosso nei loro film – Catherine Deneuve in Il mio uomo è un selvaggio di Jean-Paul Rappeneau, Annie Girardot in Cause toujours, tu mintéresses di Edouard Molinaro, Stéphane Audran ed Isabelle Huppert in Colpo di spugna di Bertrand Tavernier

Le commedie con personaggi femminili mi sembrano più divertenti; è perché le donne hanno più fantasia, più autoironia? Ci si può permettere di fare molto con loro. Un personaggio rompiscatole mi sembrerà sempre più irresistibile, se interpretato da una donna.”.

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