Quando, in un lontano futuro, Wall-E troverà un dvd – che rappresenti l’essenza di ciò che, nel XXI secolo, era il cinema…non ho dubbi. Quel film sarà The Wrestler.
Faccio, sinceramente, fatica a pensare che si tratti del regista di The Fountain, Darren Aronofsky. Ancor più fatica, in realtà, ad immaginare dietro a tutti quegli steroidi, a quella plastica, a quello sguardo disperato e disperante, il sex symbol della mia generazione: il Rourke di 9 settimane e mezzo.
Eppure, le cose stanno così…ed è proprio Mickey Rourke ad aver scritto la fantastica scena finale perché un epilogo di quel genere può sentirlo soltanto chi, i pugni, li ha ricevuti davvero. Non quelli che ti stendono soltanto ma quelli – i peggiori – che ti fracassano le ossa tenendoti ancora in piedi…per prenderle ancora…e ancora sino a diventare insensibili, sino a quando il dolore diventa sordo e noi con lui.
Citare la scena della sparachiodi sarebbe come sparare sulla crocerossa. Chiunque abbia visto ed amato Requiem for a Dream, sa benissimo che nulla può più stupirlo. L’inquadratura, invece, che ti spappola lo stomaco e ti fa uscire dal cinema con la consapevolezza di aver visto un capolavoro, è la discesa agli inferi in camice da droghiere: il contrappasso dantesco dell’insalata. Mai abbastanza leggera, mai abbastanza pesante. Quello sì…che non si sostiene!
Meritatissimo, quindi, il Leone d’oro a Venezia, ed il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico assegnato a Rourke. Nessun bis agli Oscar ma Penn deve aver tremato non poco. Buonismo imperante, quel giorno, tra i giurati dell’Academy o…Obama Syndrome? Ad ogni modo, Randy “The Ram” Robinson, Randy l’ariete, è ora famoso in tutto il mondo grazie a questo grande film ma colui che gli ha donato fama imperitura sembra aver, definitivamente, a 56 anni suonati, (con il viso di un 70enne ed il corpo di un 40enne) aver messo, finalmente, la testa apposto…sino al prossimo tuffo dalle corde.
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Davvero frustrante che l’unico commento a questo capolavoro…sia il tuo, caro AM! 😀
Bravo dottor Frezza, bel pezzo davvero. Ma chi minchia è Randy Robinson? l’alter ego di Mirko Vucinic quando faceva il gesto del tagliagole dopo aver segnato un gol? 🙂