Vi presento i nostri, in uscita il 14 Gennaio, è Il terzo capitolo di una popolarissima e fortunatissima serie che, con i primi due episodi, “Ti presento i miei” e “Mi presenti i tuoi?” ha realizzato un incassso mondiale di oltre 800 milioni di dollari. “Mi presenti i tuoi?” negli Stati Uniti nel 2004 ha avuto un successo di pubblico secondo solo a “Mamma ho perso l’Aereo” che vanta il titolo di migliore commedia – Live Action ai botteghini statunitensi.
Nel primo film “Ti presento i miei” uscito nel 2000 vediamo Greg (Ben Stiller) intrappolato in una serie di divertentissime situazioni pur di piacere ai genitori della sua fidanzata Pam (Teri Polo) in particolare al futuro suocero Jack (Robert De Niro), sospettosissimo ex funzionario CIA in pensione, con il quale ha un rapporto alquanto complicato sin dal principio.
Nel secondo “Mi presenti i tuoi?” del 2004 Greg decide di presentare ai tradizionalisti suoceri i suoi anticonformisti genitori e continuando a difendersi dai continui sospetti del suocero si troverà al centro di esilaranti situazioni.
In “Vi presento i nostri” Greg e Pam sono ormai sposati ed hanno due gemelli di cinque anni, oltre alle divertenti situazioni in cui vedremo Greg e Jack impegnati a trovare, finalmente, una sintonia tra loro, la giovane famiglia decide di acquistare la loro prima casa, prova ad assicurare la migliore scuola ai figli, cose per le quali il capo infermiere Greg, con qualche difficoltà economica, decide di intraprendere un secondo lavoro per un’azienda farmaceutica al fianco di una collega molto sexy e disinvolta.
Ecco che, al primo equivoco, Jack inizierà di nuovo a sospettare fortemente del genero. Le gag e le situazioni sono tante: De Niro sepolto vivo sotto un camion di ghiaia, vittima degli evidenti effetti collaterali di un farmaco per la disfunzione erettile, la scazzottata (senza controfigure) di Jack e Greg, alla festa di compleanno dei nipotini, in una grande vasca piena di palline colorate.
Il film è sostenuto da una vivace sceneggiatura di John Amburg (lo stesso sceneggiatore dei due film precedenti nonché scrittore e regista di “E alla fine arriva Polly” sempre con Ben Stiller), da una regia da manuale che bene enfatizza il ritmo della recitazione di un cast, ormai ben consolidato e di tutto rispetto: Ben Stiller e i premi oscar Robert De Niro, Dustin Hoffman, Barbra Streisand, e poi Owen Wilson, Teri Polo, Blythe Danner ai quali si aggiungono Jessica Alba e, in in un piccolo ruolo, anche Harvey Keitel che aveva già lavorato con De Niro, ben 37 anni fa, in “Mean streets” di Martin Scorsese prima ancora di “Taxi drivers” sempre di Scorsese. Pare che De Niro e Keitel si siano divertiti parecchio, nella loro unica scena insieme, improvvisando e inventando battute completamente fuori copione.
Il film, ambientato a Chicago, è stato girato in California a Encino, Century City, San Marino, South Pasadena e Los Angeles. A Chicago sono state girate solo le scene esterne con lo skyline unico della città e le scene dell’ inseguimento di Jack e Greg nel treno della Metropolitana sopraelevata.
Prodotto dalla Tribeca Productions di Robert De Niro e Jane Rosenthal, per Paramount e Universal, e diretto da Paul Reitz con la bella fotografia ricca di dettagli e dai colori vividi e definiti di Remi Adefarasin (Direttore della Fotografia anche di “Sliding Doors” con Gwyneth Paltrow, “Elizabeth” con Kate Blanchett e “Match Point” di Woody Allen), forse non è altrettanto effervescente come il primo e il secondo della serie ma sicuramente offre un cast di celebrità impegnate in un’ora e mezza di puro divertissement, in ruoli ormai collaudati. Sicuramente anche questo film, come i precedenti, vedrà la fila ai botteghini, d’altra parte i tanti che hanno affollato le sale per i primi due capitoli vorranno vedere come continua la storia.
Le tue recensione hanno il sapore di esperienze vissute o temute “Immaturi”, mentre la documentazione su ” Vi presento i nostri”(le citazioni di “Taxi driver,e “Mean street”) denota una conoscenza attenta del mondo dello spettacolo:le citazioni dettagliate sulla fotografia, l’attenzione alla sceneggiatura …Il voto è 8