Dover ripetere l’esame di maturità è stato ed è l’incubo di moltissimi italiani ma per i sei protagonisti di Immaturi è inaspettatamente una realtà.L’esame di maturità sostenuto venti anni prima è stato annullato per mancanza di titoli del presidente di commissione per cui la vecchia classe di liceali dovrà ripetere l’esame pena: l’annullamento di tutti i titoli conseguiti successivamente.

Può apparire una fantasiosa invenzione letteraria, un geniale antefatto per una piece teatrale o un  soggetto cinematografico ed invece è proprio così che andrebbero le cose se si scoprisse che un presidente di commissione non fosse laureato, il tutto avallato giuridicamente quindi possibile.

Così Giorgio (Raul Bova), psichiatra infantile; Lorenzo (Richy Memphis), agente immobiliare mammone che vive ancora con i genitori (Giovanna Ralli e Maurizio Mattioli); Luisa (Barbora Bobulova) manager in carriera separata con una figlia, Virgilio (Paolo Kessisoglu), bugiardo e traditore pentito; Piero (Luca Bizzarri) Deejay radiofonico scapolo convinto e Francesca (Ambra Angiolini), chef d’alto livello e sesso dipendente si incontreranno dopo venti anni per studiare insieme e sostenere ancora una volta l’esame di maturità, con la voglia di riassaporare la giovinezza ma con la consapevolezza che quello, purtroppo, è un periodo della loro vita definitivamente passato.

I personaggi se da un lato si troveranno a vivere questa nuova condizione di “Immaturi” nel senso di non più diplomati, dall’altro si renderanno conto di essere per altri versi “Immaturi” , dei quasi quarantenni senza molta voglia di crescere, di diventare adulti e capaci di assumersi responsabilità.

Il film è una commedia brillante e sentimentale, un film corale dove si ride e allo stesso tempo si riflette sulla generazione dei trentacinque/quarantaciquenni, che non ha partecipato ne al ’68 ne al’77, una generazione senza forti ideologie in cui identificarsi, l’ultima generazione pre-internet, una generazione che ha avuto cosi tante difficoltà nel definirsi per mancanza di modelli di riferimento.

Il regista Paolo Genovese (“La banda dei babbi natale” e  “Incantesimo napoletano”) ha dato il ritmo giusto a tutto il film alternando battute e scene divertenti a momenti dall’atmosfera nostalgica. La colonna sonora ben contribuisce a dare un certo sapore a molte scene inclusa la sigla originale di Ufo Robot, poi Born to Be Alive di Patrich Hernandez  prodotta, cantata e suonata da Paolo Kessisoglu ed infine un pezzo originale appositamente scritto da Alex Britti per il film che si intitola, nemmeno a dirlo, Immaturi.

Gli attori tutti bravi, Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri, Ambra Angiolini, Raul Bova che dimostra ancora una volta di essere un attore eclettico, e molto interessante è anche il passaggio a ruoli brillanti di Barbora Bobulova e Ricky Memphis il cui personaggio sembra essere il più indovinato e divertente di tutto il film.

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