La festa del Paparacchio
Qui sotto, i dettagli dal comunicato ufficiale.
Evento originale che vede Gramigna CT tra i protagonisti.
Da non perdere. 😉
Logout
Una finta festa tradizionale, ovvero uno spettacolo itinerante fatto di teatro, musica, installazioni, e al contempo un gioco di ruolo che mira a coinvolgere la popolazione nella reinvenzione ludica dei propri usi e costumi, come occasione di riflessione sullo stato attuale dei rapporti tra globalizzazione dell’immaginario e identità locali. Secondo la tradizione, solo uccidendo il vecchio si fa spazio al nuovo: questo spettacolo è un’occasione di riflessione sulla fine delle culture tradizionali e sul rapporto tra memoria e identità per celebrare gioiosamente il testamento della cultura folklorica.
Questo non è il debutto di uno spettacolo, ma il primo passo di un progetto di decentramento artistico. La prima intenzione era di inventare una festa postmoderna. Guardandoci attorno, abbiamo visto che la festa è già da tempo, e forse da sempre, postmoderna. A differenza di uno spettacolo, è un contenitore aperto e polisemico che fonde e consuma segni e simboli piuttosto che articolarli e metterli in posa. Il progetto prevede il coinvolgimento di una serie di realtà della scena artistica indipendente romana e non, ciascuna delle quali impegnata ad articolare il tema dell’esperienza festiva secondo le proprie modalità poetiche. Ci stiamo attrezzando per incontrare persone che non siano i nostri spettatori abituali. La festa è soprattutto l’orizzonte estatico del teatro, la sua tensione costante ma sempre tenuta a freno ad uscire dalla rappresentazione, a debordare dalla cornice e mescolarsi col mondo. Quello che c’è.
La festa del Paparacchio è un progetto coordinato da diversi nuclei artistici:
Aramao, un gruppo musicale nato nel marzo 2008, con un repertorio di canzoni popolari siciliane, romane e salentine, reinterpretate in chiave moderna;
Gramigna_ct, un collettivo teatrale, una struttura a geometria variabile formato da Riccardo Frezza, antropologo visivo, regista, disegnatore di luci, installatore, promotore della rete di scambio tra critica e nuova scena performativa “Anticamera di una nuova critica” e Manuela Giovagnetti, cofondatrice della compagnia di danza butoh Lios con la quale realizza numerose performance e organizza il festival di danza butoh Trasform’azioni, allieva di Masaki Iwana, Akira Kasai, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Silvia Rampelli; Hotel de la Lune, una formazione che opera nell’ambito delle arti visive contemporanee, indagando in particolar modo il rapporto fra segno artistico e spazio urbano, diretta da Gianmaria Tosatti , figura eclettica del panorama artistico e culturale italiano, inizia giovanissimo a scrivere su quotidiani e riviste. All’attività critica e saggistica affianca, fin dai tempi della formazione, un’attività artistica prima nel mondo del teatro e poi in quello della arti visive; Mara’samort è un’associazione culturale che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne.
Andrea Cosentino Attore, drammaturgo, comico e studioso di teatro. Tra i suoi spettacoli a solo: ‘La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce’, ‘L’asino albino’, ‘Angelica’, ‘Antò le momò’, che sono stati rappresentati nei principali teatri e festival italiani. In televisione ha partecipato alla trasmissione ‘Ciro presenta Visitors’ (RTI mediaset); Mario Iacomini, anche conosciuto come l’Abate Mar(Z)io Brigante/dal XXV secolo Marte a.C./di professione Agente Narrativo, e con altri pseudonimi tra cui Kaos[mos] Graf, si occupa di cucina, fotografia ed è tra gli ideatori e animatori del Tagliacozzo Film Festival. Da 6 anni l”Abate” lavora insieme a un gruppo eterogeneo di persone a un progetto di sviluppo delle aree interne d’Abruzzo dal titolo di “Tradizioni e Culture in Movimento”; Produzione povera-Gaspare Balsamo, associazione culturale nata nel giugno 2006 con lo scopo di promuovere l’attività teatrale e sostenere l’espressività artistica, è rappresentata da Gaspare Balsamo, uno dei più promettenti attori narratori della nuova generazione.
ZTL-pro è un progetto di produzione che fa parte di Scenari Indipendenti: un progetto finanziato dalla Provincia di Roma in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa.
ZTL – Zone Teatrali Libere, rete informale di operatori teatrali indipendenti romani, nasce nel 2004 come nottola informativa, con l’intento di promuovere l’esistenza a Roma di un circuito di spazi e artisti che sostiene e produce la ricerca teatrale. Ne fanno parte Rialto Santambrogio, Teatro Furio Camillo, Angelo Mai, Santasangre-Kollatino Underground, Triangolo Scaleno Teatro. Oggi, attraverso il finanziamento della Provincia di Roma, l’istituzione che ha sostenuto la progettualità del Triangolo Scaleno Teatro e di ZTL dal 2006, ZTL si riaggrega attorno a ZTL-pro, progetto di produzione di spettacoli, che debutteranno al Teatro Palladium nell’arco della stagione e all’interno del festival Teatri di Vetro. L’obiettivo è di affiancare alla pratica abituale delle strutture – che forniscono spazi, fisici e virtuali, a un numero significativo di realtà – il riconoscimento del lavoro degli artisti e dei tecnici, a cui restituire piena dignità .
Nella stessa giornata va in scena anche STATO SECONDO di Habillé d’eau, alle ore 20.30 presso Teatro Palladium
Palladium Università Roma Tre
Piazza Bartolomeo Romano, 8, Roma
Tel. +39.06.57332761
Ingresso all’intera giornata 3,00 euro